Gli elettori LeU sono con me

E adesso, Giorgio Gori, come andrà avanti?
«Tirando dritto. Continuando, come abbiamo già iniziato a fare da tempo, ad andare in giro per la Lombardia, a parlare con la gente. Anche con molti elettori di Liberi e uguali che, a differenza dei dirigenti, hanno capito che qui c’è in gioco qualcosa di molto importante, che va al di là della stessa sfida regionale. Qui in ballo c’è il futuro di un modello politico, quello della Lega, che non è più un partito, ma almeno tre: c’è la Lega tradizionale di Maroni, quella xenofoba e lepenista di Salvini e ci sono i mille rivoli dei fuoriusciti che si richiamano in modo ancora più deciso alle origini di Bossi. C’è un’esplosione in corso nel centrodestra: è un vantaggio per noi ed è soprattutto l’occasione per chiudere una pagina nazionale. Purtroppo non è stata colta».
Bilancio del mandato in Regione

Ma prima una buona notizia, fresca fresca: forse lo ricordate, in Lombardia se sei un disabile, quando compi 65 anni non ti viene più garantita la stessa assistenza, perché vieni considerato semplicemente un anziano e non più un disabile. Per rimediare a questa stortura, denunciata da più parti, a fine luglio avevo proposto una mozione che era stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
L'aeroporto di Bresso non deve essere ampliato
"L'aeroporto - spiega la vicepresidente - si trova nel Parco Nord, in un'area densamente abitata e con alte concentrazioni di inquinamento atmosferico, il che già di per sé rende problematica la sua collocazione. Nel 2007 era stato siglato un accordo per spostarlo a lungo termine altrove e, almeno per un primo periodo, risolverne i problemi di sicurezza. Nel 2010, abbandonata l'ipotesi di spostamento, si era evidenziata la necessità di ridurne la superficie e non aumentare il traffico.
La politica non è più imperniata sulle leadership

Dario Franceschini definisce la sfida dei candidati premier «il grande imbroglio della campagna elettorale». E vuole denunciarlo: «Per vent’anni – dice il ministro della Cultura – siamo stati abituati al confronto tra leader che si contendevano palazzo Chigi nelle urne. D’altronde eravamo in un sistema bipolare e i modelli di voto favorivano questo schema.
Oggi che il sistema è diventato tripolare, che il Rosatellum porta una competizione tra partiti e spinge alla costruzione di alleanze dopo le elezioni, il vecchio schema è superato.