In Lombardia la partita è più aperta

«Hanno fatto un bel pasticcio. Eravamo in corsa anche prima, ma è certo che il duello ora non sarà più sul piano della popolarità dei candidati ma sulla proposta politica più convincente». Giorgio Gori misura le parole: non era pessimista prima, nemmeno dopo la mancata alleanza con Liberi e uguali, evita ogni trionfalismo ora.
Che idea s’è fatto del passo indietro di Maroni?
Che idea s’è fatto del passo indietro di Maroni?
Il futuro dell’Italia passa per gli investimenti nella cultura

Le scelte di questa legislatura non solo hanno spazzato via l’assurda affermazione che “con la cultura non si mangia” ma hanno dimostrato che attraverso gli investimenti in questo settore passa il futuro dell’Italia. Una consapevolezza che ha animato la nostra azione di Governo e dovrà essere il cuore della prossima legislatura, una scommessa per l’intero sistema Paese. L’intreccio straordinario di bellezza, arte, paesaggio e creatività rappresenta un tratto fondante della nostra identità e un elemento di forza in tutto il mondo. Una leva, allo stesso tempo, di crescita civile e sociale ed economica. Posti di lavoro e nutrimento dello spirito, legami comunitari e coesione sociale.
Non regaliamo Lazio e Lombardia alla destra

«I nostri nemici non sono mai a sinistra. Noi abbiamo senso di responsabilità verso i nostri elettori», assicura Ettore Rosato. Per il capogruppo del Pd alla Camera, allora, è necessario lavorare per un’intesa alle prossime Regionali tra Pd e Liberi e Uguali. Perché la priorità è tenere assieme chi intende sfidare Berlusconi, Salvini e Grillo. Nonostante la frattura consumata nel centrosinistra in vista delle elezioni politiche. Un patto locale ancora possibile, giura il “padre” della nuova legge elettorale per il Parlamento: «Il mio appello è rivolto all’intero centrosinistra: restiamo uniti».
Sì al salario minimo

«Sono pronto per la campagna elettorale: il mio collegio sarà Firenze. Passo dall’auto blu alla vespa blu: andrò casa per casa. E se Salvini come ha promesso si candiderà qui, gli daremo il benvenuto in modo civile. Sperando che anche lui non scappi dal confronto come continua a fare Cuor di Leone Di Maio».
Renzi, dopo averlo messo in bolletta, davvero la prima proposta del Pd è l’abolizione del Canone Rai?
Renzi, dopo averlo messo in bolletta, davvero la prima proposta del Pd è l’abolizione del Canone Rai?
«Certo non la prima: le priorità sono lavoro, Europa, cultura. Aver messo il canone in bolletta ha fatto scendere il costo. Pagare meno, pagare tutti è un principio fondamentale. Siamo scesi da 113 euro a 90 euro e proseguiremo. Ridurre i costi per il cittadino non è demagogia, ma serietà».