Su Ema troppo poco coraggio

Il bluff grillino con il PD

“Di Maio non chiede l’aiuto del Pd. Di Maio dice: ‘Poiché tanti mi hanno votato adesso dovete darmi anche i voti di chi non mi ha votato’. Ieri è stato molto chiaro: lui intende fare un governo espressione dei Cinque stelle e chiede alle altre forze politiche di appoggiarlo. E tutto questo senza indicare nemmeno quali sono le proposte che dovrebbero qualificare questo governo”, dice Piero Fassino. “Inoltre sono colpito dal carattere da Giano bifronte che Di Maio sta assumendo. Altro che collaborazione istituzionale. Davanti ai giornalisti della stampa estera usa un linguaggio moderato ed europeista. Poi in altre sedi è contundente, radicale e conflittuale”.
Riscriviamo insieme le regole

Franceschini, e ora cosa succede?
«Ho ascoltato tutta la direzione del Pd, ho ascoltato gli altri partiti, e ho guardato con una certa invidia le certezze dei vari leader dopo un terremoto come questo. La verità è che siamo in un’impasse».
Come se ne esce?
Come se ne esce?
«Faccio una valutazione ottimistica, che con un po’ di buona volontà collettiva può diventare realistica. Una legislatura senza nessuna maggioranza di governo può apparire fallita in partenza; ma può rivelarsi la legislatura che segna la svolta della storia repubblicana».
Ora dobbiamo ricostruire il PD e il centrosinistra

Dopo il risultato elettorale, per il Paese si apre una fase assolutamente nuova, con la vittoria di due forze antisistema. Il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti è il Movimento 5 Stelle, mentre la coalizione che ha ottenuto i maggiori consensi è un centrodestra a trazione leghista.
Il Pd ha subito una sconfitta pesante e ora abbiamo necessità di discutere per comprendere le ragioni di questa sconfitta. Premetto, però, che questo risultato elettorale non ci deve far cambiare opinione su ciò che di positivo abbiamo fatto negli anni in cui siamo stati al Governo.