Capire perché c’è stata una rottura sentimentale con un pezzo del Paese

A sinistra dovremo riflettere molto sul risultato di questa tornata elettorale. Il dato italiano non è diverso da quello ottenuto dalla sinistra anche nel resto d’Europa. Il fatto che ci abbiano votato in prevalenza dei pensionati indica che rappresentiamo sempre di più chi si sente garantito: il pensionato è una persona che comunque ha una garanzia. Non siamo riusciti a rispondere a una domanda di protezione rispetto alla preoccupazione per il futuro. Con la globalizzazione, il futuro può riservare delle sorprese spiacevoli, come è stata la crisi, rispetto a cui ci si trova indifesi. Non siamo stati rassicuranti rispetto a questo. Altre forze politiche hanno proposto ricette che sono volte a tornare indietro agli Stati nazionali, a chiudersi e mandare via tutti.
Sottrarci al presentismo assoluto

Veltroni, la sinistra italiana è al minimo storico.
«È abbastanza incredibile la rapidità con cui si è passati sopra la più grande sconfitta della sinistra nella storia del dopoguerra, per ricominciare la consueta danza degli hashtag e dei tweet, per dibattere su cosa fare domani mattina; che è sicuramente un problema, ma prima ancora occorre capire perché siamo al bipolarismo tra 5 Stelle e Lega, e il Pd ha perso metà dei 12 milioni di voti che prese nel 2008».
È tempo dei verbi al futuro

Una persona, che non ha ancora smaltito tutte le occhiaie spuntate in campagna elettorale.
“Ma quanto scrivi in questi giorni?? Non sono ancora al passo con tutti i post!”. Questa è la voce del narratore fuori campo, ma d’altronde la scrittura è un’arte nobile, che tutti possono esercitare, anche chi come me non ha tutti i mezzi culturali per poterlo fare.
Ma la lettura è diventata una parte fondamentale di questa mia “fase”. Lettura non da intendersi solo come gesto del leggere un testo ma anche di lettura di un tessuto vivo, come può essere quello di una società.
La Sinistra è a terra
