Permettetemi di confrontarmi un po’ con voi, il 5 Marzo ho visto due vincitori, il Movimento 5 Stelle e la Lega, sorrisi a trentadue denti e proclami da vincitori.

Ho visto anche due sconfitti, il PD, noi abbiamo perso e i cittadini non votandoci ci hanno indicato la direzione dell’opposizione.

Forza Italia sconfitta sonoramente si proclama “vincitrice di coalizione” ma di fatto erosa dalla Lega.

Oggi 10 Aprile il Movimento 5S si riploclama vincitore ma si è accorto che il 32% non è il 51% quindi ha bisogno di allearsi.

Proclama mai con Berlusconi ma si con la Lega e con TUTTO IL PD si può fare.

Sono voluta andare di persona a verificare quello che è accaduto nella sede della Città metropolitana di Viale Piceno a Milano.

Un pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto all'interno di un ufficio. Per fortuna alla dipendente in servizio in quello spazio non è accaduto niente. Di questo sono, ovviamente, molto contenta e ho voluto manifestarle tutta la mia vicinanza per lo spavento preso.

Certo, in questi casi, non ci si deve affidare alla fortuna. Ci mancherebbe. Si è trattato però di un espisodio imprevedibile. E non lo dico a cuor leggere, ma dopo aver visto di persona quanto accaduto e aver parlato con i lavoratori e con i tecnici - prontamente intervenuti.

Quando un popolo vota, bisogna accettare il risultato. A chi crede nei valori dell'Europa però non può naturalmente far piacere che Orban abbia rivinto le elezioni, ma il suo popolo lo ha scelto.

La vittoria del premier autoritario Viktor Orban alle elezioni in Ungheria è un pericolo per tutta l'Europa che non può più essere ignorato, né dal Ppe, né dai vertici del Parlamento Europeo e della Commissione europea. Dopo anni di moniti e appelli inascoltati con cui Bruxelles ha tentato di fermare la deriva illiberale dell'Ungheria quest'ultima elezione rischia di far saltare tutti gli equilibri su cui si è fondata fino ad oggi la fondamentale ambiguità del Ppe, soprattutto se Orban avrà la possibilità di cambiare la costituzione del Paese.

“In questi giorni è partito il servizio con i nuovi autobus a motore diesel euro 6 con 60 nuovi mezzi che a fine anno saranno 200. Personalmente, esprimo grande soddisfazione per l'avvio di un servizio veramente di qualità, in grado di dare risposte innovative alla condizione dei pendolari e degli utenti insieme ad un netto miglioramento della qualità dell'ambiente”.

Il consigliere regionale del PD Giuseppe Villani commenta così le novità che da qualche giorno si aggirano per le strade di Pavia e provincia.