Battaglia contro le fake news

Internet ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo e ci informiamo, e ha lanciato una sfida alle democrazie liberali, sul piano della libertà e della partecipazione alla vita civile. Non solo è cresciuta esponenzialmente la capacità di ciascuno di noi di interagire con gli altri, di esprimere le proprie opinioni e di raccogliere informazioni senza rivolgersi ai media tradizionali, ma sono aumentate le opportunità per un controllo più diffuso del potere politico. Internet non piace ai sistemi illiberali; sempre più spesso è lo strumento usato per promuovere manifestazioni e proteste nei regimi autoritari.
Allarme clima

L'uomo non ha mai respirato un'aria così satura di anidride carbonica. Da quando 200mila anni fa ha fatto la sua comparsa l'Homo sapiens, fino a tempi relativamente recenti, la concentrazione di CO2 in atmosfera ha oscillato tra le 170 e le 280 parti per milione. Negli ultimi decenni, però, il livello è schizzato in alto, fino a raggiungere il record del 2017: 405 parti per milione, la cifra più alta degli ultimi 800mila anni. A incoronare il primato è il rapporto internazionale State of the Climate, dove si conferma anche che il 2017 è stato il terzo anno più caldo nella storia recente del Pianeta.
La reputazione dell'Italia

La Svezia, passata dal 3° al 1° posto nel 2018, è uno dei quattro Paesi con una reputazione considerata eccellente insieme a Finlandia, Svizzera e Norvegia. Con performance quasi tutti eccellenti, la Svezia è considerata la nazione più etica, con elevata trasparenza e bassa corruzione, nonché con le politiche sociali ed economiche più progressiste. Subito dietro la Svezia, la Finlandia che ha registrato la crescita più rilevante, passando dal 7° al 2° posto in graduatoria. Chiude il podio al 3° posto la Svizzera: è la prima volta, negli ultimi anni, che a occupare i primi tre posti sono tre Paesi europei.
Fao: Troppe crisi per fame

La Fao, con un nuovo rapporto, ha lanciato l’allarme su una serie di zone critiche dove siccità o inondazioni potrebbero spingere alla fame milioni di persone nella seconda metà del 2018. Tra le crisi più gravemente sottovalutate, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, vi sono l'Afghanistan, il Sudan e la Siria, per la drammatica mancanza d’acqua, il Bangladesh, che deve fare i conti con una severa stagione di monsoni, una ripresa delle violenze nella Repubblica Centrafricana, l'imminente stagione degli uragani ad Haiti e stagioni di magra in Iraq, Myanmar e nel Sahel.