Il mondo in cui viviamo

In risposta al rapido sviluppo urbano e alle sfide, le città del futuro sono diventate un problema urgente a causa degli impatti dei problemi del riscaldamento globale. Ciò richiede inevitabilmente l’individuazione di priorità e la strutturazione di nuovi strumenti di progettazione e gestione per migliorare la loro sostenibilità ambientale, urbana.
Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane entro il 2050 e il numero di città dovrebbe superare il 2000 entro il 2030, rispetto alle 1551 del 2010.
Proteggere i più fragili si può

Lo spiega Carlo Borghetti: video»
"In pandemia è giusto limitare le visite nelle strutture protette, ma non vietarle, la Regione ci ripensi: con i tamponi rapidi ora disponibili, si può garantire la sicurezza in 20 minuti, testando i parenti in ingresso negli spazi riservati. La relazione è parte della cura, spiegano gli esperti, e in alcuni casi da 8 mesi familiari e ospiti dei servizi non hanno potuto reincontrarsi, con esiti a volte drammatici nel decadimento psicofisico degli ospiti. Lo dico qui in un minuto". Lo chiarisce Carlo Borghetti: Video»»
Le scuole, le Regioni, i ristori per le attività ferme

Decidendo di tenere aperte ovunque, anche nelle zone rosse, le scuole primarie, elementari e le prime medie, è stata fatta la scelta giusta, cioè quella di tutelare i bambini, perché davvero la didattica a distanza per queste fasce di età non ha molto senso. Inoltre, se si fossero chiuse anche quelle scuole, ci sarebbe stato un problema per le famiglie, dato che gli uffici e le attività produttive sono rimasti aperti.
Credo, quindi, che sia stata fatta una scelta giusta; così come credo che sia giusto che i bambini stiano a scuola. Mi pare acclarato, inoltre, che la scuola di per sé non è un veicolo di contagio.
A Baranzate asfaltata Via Montello-Belgioioso

La strada di fronte al carcere, negli scorsi giorni, ha visto un importante intervento di manutenzione da parte del Comune di Milano, che ringraziamo.
Diversi nostri cittadini, che si recano quotidianamente verso Rho, avevano segnalato la presenza di buche pericolose.
Abbiamo aperto un dialogo con il Comune di Milano che, dopo una serie di verifiche, è intervenuto per ripristinare le condizioni di sicurezza di questo importante asse viabilistico, molto utilizzato dai baranzatesi.