Il Mediterraneo deve tornare sul nostro radar politico

Un quarto di secolo è passato dal momento in cui i leader del Mediterraneo si sono incontrati a Barcellona, con un rinnovato senso di speranza, per avviare un dialogo tra le due sponde, volto ad affrontare le cause profonde dei conflitti del nostro piccolo e interconnesso mare.
In questi 25 anni diverse scosse hanno colpito la nostra regione, dagli scontri politici e militari, alle crisi economiche e sanitarie, per non parlare del cambiamento climatico. Tuttavia, le ragioni che all’epoca hanno unito i nostri leader rimangono tutt’oggi valide.
Per la sanità lombarda serve riforma radicale

I rapporti tra Governo e opposizione

Credo che bisogna superare una serie di problemi che sicuramente ci sono stati. Trovo importantissima la volontà di Berlusconi e di Forza Italia di dare un contributo a risolvere i problemi dei cittadini in un momento difficile per il Paese, pur stando all’opposizione.
È l’appello che ha fatto il Presidente della Repubblica ed è quello che si sta facendo in tutto il mondo: maggioranza e opposizione lavorano insieme per affrontare l’emergenza.
Creiamo le condizioni.
L’Europa aspetta Biden sulla nuova via progressista

Caro Direttore, la sua riflessione sul rapporto tra il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, e il laburismo inglese è utile e interessante e stimola molte considerazioni anche sul nostro futuro. Alcune di queste proverei a riassumerle brevemente.
1) Non tutti i partiti politici europei hanno salutato la vittoria di Biden con soddisfazione: le forze democratiche progressiste e socialiste sì. Non è un caso. Il principale impegno in questi mesi di pandemia è stato quello di ricollocare l’Europa su una nuova frontiera, quella di un nuovo protagonismo all’insegna della rivoluzione green, della modernizzazione digitale e dell’inclusione sociale.