Creare opportunità

Durante la pandemia si sono svelate diseguaglianze e sono nate nuove domande. I bisogni delle persone, uomini e donne, anziani, ragazzi e ragazze, bambine e bambini si sono modificati perchè abbiamo avuto la percezione netta delle priorità vere, quelle legate al proprio benessere e alla dimensione dello spazio e dell'ambiente di vita quotidiano.
Tutti, ma in particolare la politica, i portatori di interesse, coloro che possono incidere sulle direzioni della crescita devono ora confrontarsi e decidere quale strada seguire, nella direzione di produrre un'idea di crescita del tutto differente con l'obiettivo di operare una forma di redistribuzione senza la quale non esiste equità.
Fake news e odio

Nel nostro paese, forse non solo nel nostro, sta montando un clima estremamente preoccupante. Un clima che si alimenta giorno dopo giorno gonfiato da fake news e da messaggi di odio.
Sembrano saldarsi pericolosamente estremi opposti o quanto meno assai divergenti, teste calde e menti instabili, personaggi con pochissimi scrupoli che trovano comune denominatore di lotta nell’odio verso chi si espone con scelte e decisioni in momenti delicatissimi come la pandemia. I politici, i giornalisti, i medici, insomma chiunque faccia parte, a loro detta, di un complotto planetario.
Mai più Dad

Archiviata la didattica a distanza, anche alle scuole superiori si torna in presenza al 100%, riconoscendo finalmente il ruolo fondamentale dell'istruzione e della formazione.
I numeri dei test Invalsi ci hanno dimostrato come la DAD non abbia fatto altro che mettere in difficoltà gli studenti più fragili, per condizioni economiche certo, ma anche per attitudine.
È necessario comunque non abbassare la guardia: come concordato al tavolo prefettizio sarà potenziato il trasporto pubblico mantenendo le navette dedicate a studenti e studentesse e ci appoggeremo ancora ai bus privati per integrare il servizio.
A riproposto della tragedia delle foibe

Le foibe e conseguentemente l’esodo che ne scaturì della popolazione italiana dalle terre Giuliano-Dalmate, vanno certamente contestualizzate nello scenario storico e geopolitico di allora, originatosi con l’invasione e l’occupazione brutale della Jugoslavia da parte dell’Italia fascista.
Detto, ciò, anzi, assicurato ciò alla inconfutabilita’ della storia e quindi, respingendo ogni forma di possibile revisionismo in merito è giunta l’ora nel nostro Paese, di misurarsi senza sconti ed in piena obiettività storica con quelle tragedie, quindi, senza nessun vizio inquieto sul piano ideologico, o meglio dire, tardo ideologico, al fine, di arrivare ad una lettura la più ampia e condivisa in merito.