La Lega non può stare al Governo ed esprimere una linea contraria all’esecutivo
La possibilità di imporre l’obbligo vaccinale sta evidenziando in modo più o meno palese le diverse opinioni nella maggioranza che sostiene il Governo. Ma ci si può davvero dividere su un tema così importante e in un momento così fondamentale per il contrasto alla pandemia?
“La logica vorrebbe che a questa domanda si rispondesse di no. È evidente che siamo tutti impegnati nel sostenere un governo che ha fatto della lotta alla pandemia la sua priorità e uno degli elementi della sua stessa esistenza. La scelta da parte dell’esecutivo è stata chiara fin dall’inizio, ovvero quella di lavorare per poter vaccinare più gente possibile e tutelare le persone stabilendo l’uso del Green pass.
Non spegniamo i riflettori sull'Afghanistan

Orrore e sgomento, rabbia e tristezza: le ultime ore delle operazioni di evacuazione dall’aeroporto di Kabul sono state insanguinate da terribili attentati che hanno provocato molte vittime tra gli afgani e tra i militari americani.
A conferma delle preoccupazioni che in tanti avevano espresso in questi giorni, l’Afghanistan rischia di tornare ad essere rifugio e teatro delle più agguerrite organizzazioni terroristiche di stampo islamista. Una ragione in più per non archiviare tutto quello che è successo in queste ultime settimane.
Sull’obbligo vaccinale, dopo le parole del premier

Ribadisco la mia piena condivisione delle posizioni che il premier Draghi ha espresso in conferenza stampa. L’obbligo vaccinale è una misura che, valutata con attenzione e gestita nel modo più efficace possibile, potrebbe rappresentare un passaggio fondamentale per garantire la piena ripresa del nostro paese e della vita di ognuno di noi.
In questo momento è necessaria la consapevolezza che, proprio per garantire la libertà individuale, dobbiamo annoverare tra le nostre priorità assolute la salvaguardia della salute.
Finalmente la fine delle politiche oltre modo rigoriste europee

Nei giorni scorsi, importanti istituti di previsione economica, hanno evidenziato che nei prossimi mesi i Paesi che cresceranno di più nell’Unione Europea, saranno l’Italia e la Spagna.
Bene, questo dimostra che con la fine dell’ortodossia rigorista europea, voluta da alcuni Paesi del Nord, crescono fortemente anche i Paesi mediterranei.
A tal proposito mi chiedo: ma ci è voluta una crisi pandemica senza precedenti, con un tragico costo umano, sanitario ed economico per archiviare l’ottusismo rigorista e passare a politiche espansive?