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I giovani condividono il senso di appartenenza all'Europa

Scritto da David Sassoli.

David Sassoli "Antonio Megalizzi era una persona che credeva fortemente nel progetto europeo e lo alimentava ogni giorno con il suo lavoro. Contrariamente a quanto ci vogliono far credere, sono convinto che il comune senso di appartenenza all'Unione europea sia condiviso dalla maggioranza dei giovani e dai nostri cittadini". Lo afferma il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, alla vigilia della cerimonia di conferimento della laurea magistrale a titolo d'onore in European and International Studies ad Antonio Megalizzi, vittima dell'attentato di Strasburgo dell'11 dicembre 2018.
In una ampia intervista esclusiva rilasciata al settimanale Vita Trentina, Sassoli - che sarà a Trento venerdì 16 luglio insieme al presidente Mattarella - tocca, tra gli altri temi, la risposta europea alla pandemia, individua nel Recovery Fund e nel Next Generation Eu "un'opportunità per realizzare nuovi modelli capaci di conciliare crescita economica e sostenibilità", e si dice convinto che la Conferenza sul futuro dell'Europa "possa essere una valida occasione per stimolare e coinvolgere attivamente le nostre opinioni pubbliche".
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Bene il voto a settembre

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaAl sindaco di Milano Giuseppe Sala non dispiace l'ipotesi di voto amministrativo anticipato a settembre per esigenze sanitarie, come anticipato dall'ex ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. "Probabilmente può avere senso e credo che si possa valutare- afferma a margine di un evento milanese- poi ovviamente decideranno loro". Dopodiché, "dico da tanto tempo che sarebbe stato meglio votare in giugno o luglio piuttosto che così avanti", aggiunge. Tuttavia, "rimane il fatto che c'è della preoccupazione, me l'ha manifestata anche l'altro giorno Letizia Moratti rispetto ad una ripartenza dei contagi legati alla variante Delta", conclude.
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Chiusura dei lavori sulla legge contro il patrimonio culturale dopo la pausa estiva

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliE’ prevista dopo la pausa estiva la chiusura dei lavori sul disegno di legge riguardante i reati contro il patrimonio culturale. Il provvedimento, approvato dalla Camera nell’ottobre 2018, è attualmente all’esame della commissione Giustizia del Senato. Ieri il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha sottolineato la necessità di approvare il ddl perché “contiene norme che sono in discussione da tempo e che saranno di riferimento per altri Paesi”. A che punto sono i lavori in commissione Giustizia? “Il ciclo di audizioni è finito, mi auguro che questa settimana si possa fissare la scadenza per la presentazione degli emendamenti - dichiara ad AgCult il senatore Franco Mirabelli (Pd), relatore del provvedimento -. In commissione c’è anche il disegno di legge delega sulla riforma del processo civile, per cui mi sembra difficile terminare i lavori sui reati contro il patrimonio culturale prima della pausa estiva. Possiamo provarci, ma la vedo difficile”.
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Il PD è unito sulla legge Zan

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli “Non mi pare ci siano divisioni nel centrosinistra. Noi siamo per andare in Aula e decidere i tempi per andare a votare il ddl Zan e farlo assumendoci ognuno la propria responsabilità. Il Pd è unito, non abbiamo problemi, andiamo avanti con le forze che hanno votato il ddl Zan alla Camera. Assurdo se chi lo ha votato alla Camera non lo facesse al Senato”. Lo ha detto Franco Mirabelli, senatore del Pd, al termine della commissione Giustizia sul ddl Zan. “Se tutti si comportano così ci sono i numeri”, ha aggiunto. Quanto all’ex capogruppo Pd che ha aperto a modifiche, Mirabelli ha detto: “Marcucci parla a titolo personale e dice cose di poco senso nella discussione, propone piccole modifiche da concordare con IV. Ma non dobbiamo concordare nulla tra le forze che hanno già votato il ddl Zan”.
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