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Io garantisco rispetto e fair play in campagna elettorale

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala "Bernardo può chiamarmi come vuole. Il punto è che bisogna capire il senso delle istituzioni quando si parla". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala replicando ai giornalisti che gli hanno chiesto se si è sentito infastidito dopo che il suo rivale del centrodestra alle prossime elezioni comunali, Luca Bernardo, ieri lo ha più volte definito "ex sindaco". "Con Parisi (il candidato sindaco del centrodestra alle scorse elezioni ndr) - ha detto Sala - abbiamo avuto un confronto tra due persone che sapevano che cosa volesse dire istituzione. Alla fine significa mettersi a disposizione degli altri. Se Bernardo preferirà fare in questo modo, io non lo farò, garantisco rispetto e fair play durante la campagna elettorale"
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Berlusconi? Non ha mai messo piede in periferia

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala"Da che pulpito. Replico solo dicendo da che pulpito. Non credo che Berlusconi abbia mai messo piede in una periferia milanese". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, replicando a distanza al leader di Forza Italia che ieri, alla presentazione del candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo, lo ha definito "un sindaco dei salotti e dall’ambientalismo di facciata". "Adesso sono diventati tutti maestri - ha aggiunto il sindaco ad un gazebo della lista 'Milano in Salute' che lo appoggia - . Posso accettare critiche e suggerimenti da persone che abitano qui, ma da Berlusconi direi che proprio non è il caso", ha concluso Sala.
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Il PD non tratterà con la Lega sulla Legge Zan

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Per il disegno di legge Zan "non possiamo che essere contenti dei nostri risultati", cioè essere riusciti "a portare il testo di legge in Aula e a non lasciarlo morire in commissione come la Lega avrebbe voluto e come ha cercato di fare per ben otto mesi". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Franco Mirabelli, che in commissione Giustizia del Senato è il capogruppo per il Partito democratico. "Siamo riusciti a far iniziare il dibattito nel merito del disegno di legge, a stabilire un termine congruo per la presentazione degli emendamenti. Adesso andiamo a vedere come sono fatti questi emendamenti" aggiunge. Il Pd ha come obiettivo "di approvare la legge così com'è. E non saranno certo gli emendamenti della Lega un terreno di confronto". Il Pd non può trattare con la Lega, "con il partito che in tutto questo tempo ha dimostrato di non volere la legge e che è d'accordo con Orbán e con il premier polacco".
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L'esame della legge Zan in Senato

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Il termine per la presentazione delle modifiche al testo scade martedi' prossimo, 20 luglio, alle 12: in quell'occasione, leggendo i testi, si capira' la strategia sia dei leghisti che dei renziani, e se - come accusano da giorni dem e M5s - si e' davvero saldato un asse tra 'i due Matteo'. Il Pd continua a tenere il punto: nessuna modifica al testo. "In questo momento non ci sono le condizioni per un accordo, le proposte del centrodestra sono totalmente irricevibili", ha spiegato Franco Mirabelli.