La riforma della scuola
Ai detrattori della legge che l'hanno criticata, spesso con pregiudizi ideologici d'altri tempi, ricordo che la riforma scolastica è stata oggetto, per parecchi mesi, del contributo di docenti, genitori, esperti della didattica. Dal sito migliaia di italiani hanno risposto ai quesiti e offerto la loro visione di una scuola del futuro. Alcuni elementi della riforma, discussi ampliamente, sono stati emendati e rivisti nelle commissioni pertinenti.
Il consumo critico: caratteri e possibilità di sviluppo
In questo periodo di crisi economica quante volte ci siamo chiesti se non sia necessario superare il capitalismo come sistema economico per arrivare ad un altro tipo di organizzazione sociale? Spesso (e non solo di questi tempi) si sono sentite voci di questo genere che, tuttavia, non sono mai riuscite a proporre un vero sistema organizzativo da contrapporre a quello esistente.
È meglio subito chiarire che non è mio intento, in questo scritto, proporre un sistema utopico che comporti un totale superamento di quello attuale; primo perché non credo nelle utopie, poi perché non penso che esse siano attuabili.
Siamo un grande museo in cui investire
Quando il neo incaricato alla cultura Dario Franceschini disse di guidare il ministero economico più importante d'Italia non poteva immaginare conferma migliore di quella che arriva oggi dall'Istat. E' così, ministro?
«Un'affermazione più che una conferma: quelle potenzialità non dovevano essere note ai politici se per 10 anni si è scelto di tagliare anziché investire nella cultura. I dati dell'Istat incoraggiano il lavoro che stiamo facendo per superare il paradosso di avere luoghi sovraffollati come Venezia e un patrimonio diffuso ma ancora non utilizzato nella sua capacità d'attrazione. L'Italia è un museo diffuso, la sua forza è in 100 città d'arte, 1000 borghi, siti archeologici, dobbiamo smettere di paragonarci a realtà culturali diverse».
Sui tagli alla sicurezza

Nelle ultime due leggi di stabilità il centrosinistra ha reinvestito per la sicurezza quasi due mld di euro, recuperando inoltre parte del blocco delle assunzioni.