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Oltre il referendum, il riformismo possibile

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiArticolo pubblicato dalle ACLI.

I numeri sono chiari ed impietosi e fotografano un divario di circa sei milioni di voti fra il No ed il Sì al progetto di riforma costituzionale voluto fortemente dal Presidente del Consiglio e Segretario del PD Matteo Renzi, dividendo il Paese fra un 60% di contrari ed un 40% di favorevoli alla riforma. Renzi, che sul referendum si era molto speso, ne ha tratto le conseguenze politiche immediate, dimettendosi subito dalla guida del Governo non perché fosse venuta meno la sua maggioranza parlamentare ma perché la principale issue politica dell’Esecutivo è stata bocciata dal corpo elettorale.
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In Lombardia non ci facciamo capire

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervista di Giambattista Anastasio pubblicata da Il Giorno (PDF).

Lo ammette senza troppi giri di parole Franco Mirabelli. Il senatore PD riapre quella «questione lombarda» presentatasi più volte nelle ultime tornate elettorali, a partire dalle Regionali del 2013, quando l’allora candidato governatore del centrosinistra, Umberto Ambrosoli, superò Maroni in quasi tutti i capoluoghi lombardi ma perse la partita per il voto contro dell’altra Lombardia, che non vive in città.
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Pronto a unire la sinistra fuori del Pd

Scritto da Giuliano Pisapia.

Giuliano Pisapia
Intervista di Repubblica a Giuliano Pisapia.

"È il momento della verità" avverte Giuliano Pisapia. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, dice l'ex sindaco di Milano: e quando si andrà a votare, "al più presto possibile, con una legge elettorale che sia uguale per le due Camere", lui è pronto a tornare in pista. Per riunire il popolo di sinistra che non si riconosce nel Pd sotto la bandiera di un nuovo soggetto politico - il Campo Progressista - disponibile a un'alleanza leale con Renzi. Ad una condizione: che lui rompa con Alfano e con Verdini.
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L'esito del Referendum

Scritto da Associazione Democratici per Milano.

elezioni Il No alla riforma costituzionale al referendum ha vinto con il 59,11% dei voti mentre il Sì si è fermato al 40,9%.
Per quanto riguarda Milano e la Lombardia, il Sì ha vinto nel Capoluogo ma ha perso nel resto della Regione.
In Lombardia si è recato alle urne il 74,22% degli aventi diritto al voto (5.552.510 di cittadini). Milano ha votato in controtendenza rispetto al dato nazionale, attribuendo al Sì 343.637 voti pari al 51,1% e 328.440 al No (48,9%). I risultati definitivi in Lombardia hanno invece registrato una prevalenza di No, pari al 55,5%. I Sì sono rimasti fermi al 44,5%. Il Sì ha vinto anche a Mantova, Monza, Bergamo ma è andato sotto negli altri capoluoghi lombardi.

Questi alcuni commenti a caldo: