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La divisione della sinistra apre la porta al populismo

Scritto da Walter Veltroni.

Walter Veltroni "La scissione in corso mi sembra la scissione dell'atomo: ci sono già quattro partiti di sinistra. Se ci fossero le elezioni in questo momento, sulla base dei sondaggi di cui disponiamo, non verrebbe certo affidato l'incarico di formare un nuovo governo ad un esponente della sinistra. Sia il Movimento 5 Stelle sia la destra di Salvini hanno più voti (specie se alleati tra loro) di quanti possa averne un esponente del centrosinistra e questo è il capolavoro che si è creato attraverso questa situazione che ha portato ad una lacerazione del Pd". Lo dice Walter Veltroni, intervistato da Eugenio Scalfari su Repubblica. "Può accadere che ci siano tre schieramenti, tutti intorno al 30 per cento e che per conseguenza il Paese si trovi di nuovo senza maggioranza. Se questo accadrà la democrazia rischia di andare in una crisi molto seria. Questa è la posta in gioco e per questo la divisione del Pd è particolarmente grave e irresponsabile", afferma, spiegando di aver sentito l'esigenza di dire questo nel suo discorso all'Assemblea del Pd, cui "ho deciso di andare nonostante fossero anni che non partecipavo più".
Veltroni fa un paragone tra la crisi di ora e le sue dimissioni da segretario: "A un certo punto mi sono dimesso dalla mia carica nel partito perché c'era il rischio che si creasse una situazione analoga a quella che si sta creando in questi giorni", ricorda. La sua scelta fu "rinunciare alla mia carica ma, evitandone la divisione, salvare così il Partito democratico". Sottolinea quindi un "aspetto angoscioso: la sinistra è praticamente sparita in Europa. Nel '96 governavamo dappertutto in Europa, ma ora non siamo quasi da nessuna parte".
Intervista a Walter Veltro (file PDF)»
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