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Da Milano parta la speranza

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala "Capacità di confronto tra diverse sensibilità e soprattutto collaborazione leale e costruttiva tra tutte le istituzioni sono sempre state la base della crescita civile della città e del Paese, soprattutto nei momenti difficili come questo". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso della cerimonia di iscrizione dei cittadini benemeriti al Famedio, il Pantheon dei milanesi, al Cimitero Monumentale questa mattina. "Oggi - ha aggiunto - questi valori sono più necessari che mai: spirito di servizio e dedizione al bene comune sono indispensabili per superare questa fase e ripartire domani con più forza e ottimismo". Ricordando le 18 personalità, 8 donne e 10 uomini, che da oggi sono iscritta nel corpo centrale del Monumentale, Sala ha affermato che "ci si può dividere su tante cose, ma di fronte alla grandezza e alla generosità di una vita spesa per tutti ci si può e ci si deve ritrovare uniti".
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Non aprire discussioni sulle poltrone in un momento come questo

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervista di Franco Mirabelli a Radio Radio (video).

Credo che dobbiamo di più ai cittadini: mentre la pandemia e il contagio crescono, la crisi economica rischia di mordere ancora di più a causa del virus, se la politica si occupa di rimpasti e discussioni interne non solo non fa il proprio dovere ma si rischia anche di dare un’impressione sbagliata, mentre abbiamo la responsabilità di dare risposte concrete. Questa è la priorità.
I giochini della politica o i giudizi sull’efficacia dei Ministri li daremo dopo, quando sarà finita la pandemia.

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Padre Sorge: un grande testimone e maestro

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiArticolo di Lorenzo Gaiani pubblicato dalle ACLI.

Circa trent’anni fa padre Bartolomeo Sorge condivise una riflessione sulla sua vicenda umana e religiosa in una lunga conversazione con Paolo Giuntella che uscì in volume con il titolo “Uscire dal tempio”. In quelle conversazioni egli ricostruiva l’inizio della sua vocazione religiosa all’interno della Compagnia di Gesù, e di come essa evolvesse da una fase segnata dalla teologia e della forme di pietà di epoca tridentina ed intransigente alla grande prova del Concilio Vaticano II , che i gesuiti affrontarono sotto la guida carismatica di padre Pedro Arrupe, che nella tensione fra il nuovo che irrompeva e le esigenze della disciplina ecclesiastica consumò se stesso fino alla perdita della salute e alle dimissioni, primo fra i successori di Sant’Ignazio di Loyola a lasciare la guida della Compagnia prima della morte.