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Non aprire discussioni sulle poltrone in un momento come questo

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervista di Franco Mirabelli a Radio Radio (video).

Credo che dobbiamo di più ai cittadini: mentre la pandemia e il contagio crescono, la crisi economica rischia di mordere ancora di più a causa del virus, se la politica si occupa di rimpasti e discussioni interne non solo non fa il proprio dovere ma si rischia anche di dare un’impressione sbagliata, mentre abbiamo la responsabilità di dare risposte concrete. Questa è la priorità.
I giochini della politica o i giudizi sull’efficacia dei Ministri li daremo dopo, quando sarà finita la pandemia.

C’è un sistema complicato di autonomia che, in questa emergenza, sta dimostrando i suoi limiti. Le Regioni hanno la possibilità di intervenire su alcune cose e di valutare come e quando farlo, grazie a ciò che hanno voluto e ottenuto che fosse scritto nel DPCM. Tra le materie di possibile intervento c’è la scuola.
Il Governo ha fatto una scelta di fondo che è quella di ridurre la circolazione delle persone e, quindi, chiudere attività importanti (che chiudiamo dolorosamente) come ristoranti, bar, luoghi della cultura e dello spettacolo con l’intento di preservare le scuole primarie, il lavoro e la produzione.
Il DPCM, però, lascia spazi di intervento alle Regioni, nel caso che territorialmente si ritenga di dover intervenire perché ci sono situazioni di particolare emergenza.
Non sono in possesso dei dati della Puglia ma registro che il Presidente Emiliano ha fatto la scelta di chiudere le scuole; probabilmente questa decisione è legata anche alla situazione delle strutture sanitarie pugliesi, alla ricettività degli ospedali e delle terapie intensive. Non ho elementi per poter dare un giudizio di merito alla decisione presa.
Sono abbastanza colpito, però, dal fatto che il giorno dopo un DPCM molto pesante, che ha creato anche molte proteste e contrarietà da parte di alcune categorie - che ora giustamente verranno risarcite subito - e dopo essersi dovuti prendere una responsabilità così pesante nei confronti di una parte del Paese, anche membri del Comitato Tecnico Scientifico e del Ministero hanno cominciato a parlare di lockdown.
Credo, invece, che bisogna stare un po’ più tranquilli.
Quando si prende un provvedimento, siccome non lo si fa a caso ma si pensa che possa produrre degli effetti positivi, anche se non ne siamo sicuri, almeno aspettiamo che ci sia il tempo di verificarlo.

Non sono d’accordo su come sono state interpretate le parole di Marcucci. Non mi stupisce che molte agenzie abbiano interpretato l’intervento di Marcucci come la richiesta di un rimpasto, in quanto si chiedeva a Conte di fare una verifica rispetto alla capacità dei Ministri.
Io credo che si possano anche fare errori e discutere sulle misure da prendere sul covid ma eviterei di aprire discussioni sulle poltrone in un momento come questo, in cui dobbiamo essere tutti concentrati su altro.

Video dell'intervista»

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