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Rieleggere Mattarella al Quirinale non è stata una sconfitta

Scritto da Franco Mirabelli.

Articolo di Franco Mirabelli.

La prima della Scala il 7 dicembre aveva salutato il Presidente Mattarella con 10 minuti di applausi e la richiesta di restare al Quirinale. Dopo e prima di quell’evento sono state tantissime le manifestazioni spontanee di sostegno all’ipotesi di una rielezione del capo dello Stato. È il segno dell’apprezzamento e della riconoscenza di tutta la comunità nazionale per chi, in una fase tanto difficile della vita del nostro Paese, ha saputo essere riferimento per tutti, ha saputo guidarci con equilibrio guadagnandosi l’affetto degli italiani. È, quindi, una buona notizia la rielezione del Presidente avvenuta sabato 29 gennaio con un numero di voti altissimo, secondo solo a quello che elesse Sandro Pertini.
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La siccita' di Po e laghi alpini è questione nazionale

Scritto da Chiara Braga.

Intervento di Chiara Braga.

L'Italia ed il bacino del Mediterraneo rappresentano una delle aree del pianeta più vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici. L'importante catena delle Alpi e delle Prealpi non fanno eccezione. Nel corso degli ultimi 150 anni, la regione alpina ha purtroppo registrato un aumento della temperatura media annua quasi doppio rispetto alla media dell'emisfero settentrionale. Aumento della temperatura, alternarsi di siccità e precipitazioni meteorologiche violente, hanno un impatto drammatico su molti ambiti della vita di comunità e imprese. Lo dimostra la difficile situazione idrometrica del Po considerata ormai critica in pieno inverno. A Pontelagoscuro (Ferrara) il valore puntale di portata rilevato è di 765 metri cubi al secondo, -32% sul valore medio; mentre la sezione di Piacenza risulta esser quella con valori maggiormente negativi, con una portata di 369 m3/s, prossimo alle minime mensili.
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Un disegno sociale più sensibile per la democrazia futura

Scritto da Il Sole 24 Ore.

Articolo pubblicato da Il Sole 24 ore.

Siamo, da un anno, nel decennio digitale europeo. È questo l’orizzonte temporale che la Ue si dà – e ci dà – per entrare nel pieno della rivoluzione digitale («the forth revolution» di cui parla il filosofo Luciano Floridi). Un tempo tanto breve da confondersi con il presente, anche con il presente e il futuro del Pnrr. Uno scenario di cambiamento tanto epocale, di riscrittura della geografia umana, sociale, culturale, economica e istituzionale, da richiedere nuovi punti cardinali e una bussola per orientarsi (Commissione europea, Digital Compass 2030).
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Un patto tra montagna e città

Scritto da Erminio Quartiani.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS, di cui fa parte anche il Club alpino italiano, pubblica oggi un nuovo position paper intitolato “Le aree interne e la montagna per lo sviluppo sostenibile”.
«Dobbiamo costruire un nuovo patto tra la montagna e le città, non solo per ridurre le disuguaglianze ma anche per preservare la biodiversità delle aree interne, condizione fondamentale per garantire l’esistenza dei servizi ecosistemici, alla base del nostro benessere” afferma Erminio Quartiani, rappresentate Club Alpino Italiano – Cai nell’ASviS e moderatore con Elena Torri del sottogruppo “Aree interne e montagna” del gruppo di lavoro sul Goal 11 dell’ASviS “Città e comunità sostenibili” che ha curato l’elaborazione del position paper.