La chiusura dei confini ai turisti è una fake news
"Come è fin troppo ovvio e scontato, non ho mai parlato, né mai pensato, a chiusure di confini italiani per il 2020 per i turisti! All'esatto opposto sto lavorando, e questo ho proposto ieri alla riunione dei ministri del turismo dell'Unione Europea, a una uniformità europea delle regole di sicurezza rispetto al rischio contagio, che consenta intanto una libera circolazione dei turisti all'interno della Unione europea. E così stiamo avviando colloqui bilaterali con altri paesi che hanno molto turismo in uscita verso Italia. E' evidente purtroppo che le fake news sui confini chiusi vengono fatte circolare con intenti ostili verso il nostro paese". Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini risponde alla nota congiunta del capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, e il responsabile nazionale del Dipartimento Turismo di Fdi, Gianluca Caramanna. Fare chiarezza su parchi, aiuti famiglie e Immuni
Nel consueto messaggio su facebook ai cittadini, il sindaco di Milano, Beppe Sala, sottolinea i rischi dell'infodemia: "siamo sommersi da una massa incredibile di informazioni - evidenzia il sindaco - a volte disorientati. Le persone fragili diventano ansione, quelle forti si sentono di dover manifestare il loro coraggio." Il sindaco Sala ha spiegato che ci sono molte incertezze, ma anche delle certezze: la pandemia sacrifica gli anziani e non tocca bambini, i comportamenti individuali (distanziamento, lavarsi le mani, usare le mascherine) possono fare la differenza. Venendo poi alla conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla fase 2, Sala sottolinea come il senso delle parole di Conte fosse che è necessario tornare a lavorare, ma che questo comportata dei rischi. La Regione non lasci sole le RSA
"Al di là di quanto successo fino a ieri, il problema di assistere gli ospiti anziani delle Case di Riposo, a epidemia ancora in corso, resta un’urgenza da affrontare al di là delle indagini in essere, e chiede un sostegno concreto di queste strutture da parte di Regione Lombardia, che va ben oltre quanto viene fatto in tempi ordinari, è una questione anche di “salute pubblica”, oltre che di rispetto della dignità di ogni persona indipendentemente dalla sua età: alle RSA serve personale in sostituzione di quello assente in gran quantità, servono medici specialisti nella lotta al virus, servono tamponi in quantità sufficiente per personale e ospiti, servono tutti i DPI, non solo le mascherine, e -se necessario- gli ospedali devono accogliere gli ospiti più gravi, perché le RSA non sono ospedali. E se può servire, si usi quanto fatto in Fiera Milano per alleggerire le Case di Riposo più in difficoltà, visto che le Terapie Intensive ospedaliere non vi mandano i loro pazienti". Lo scrive su Facebook Carlo Borghetti.

