
"Sul tema dei giochi c'è bisogno di un chiarimento all'interno della maggioranza. A oggi siamo alle indicazioni dell'ultimo dpcm, che tiene chiuse sale giochi e scommesse fino al 14 giugno. Poi però, paradossalmente, si mettono nuove tasse su un settore chiuso, e mi riferisco alle scommesse". Lo ha detto
Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd, che ad
Agipronews spiega: "Noi l'abbiamo detto più volte: serve una riforma del gioco, perché non si può aumentare il preu o imporre altre tasse ogni volta che servono soldi, e poi dire che si vuole chiudere tutto. Il settore va invece governato, riducendo domanda e offerta e favorendo il gioco responsabile. Chiudere tutto è in contraddizione evidente sia con la previsione di nuove e cospicue entrate dai giochi, sia con l'intenzione di contrastare il gioco illegale".
Quanto»

"I temi della ripartenza del settore della Giustizia sono complicati. Tutti gli operatori della Giustizia in questi mesi hanno chiesto di essere tutelati rispetto alla salute. Si sono fatte scelte importanti rispetto a rinvii e sospensioni di udienze e procedimenti. Oggi, intanto, si sta decidendo di implementare tutto ciò che è possibile fare senza contatto fisico, cioè i processi da remoto e tutte quelle attività che possono essere svolte con la telematica e con le pec. È evidente che per i prossimi mesi resterà un arretrato significativo che si è formato in questo periodo e che andrà smaltito in fretta. Questa è la ragione per cui con il Decreto Rilancio ma anche con alcune norme precedenti sono state fatte scelte volte ad assumere più personale amministrativo, ad accelerare i tempi della risoluzione del concorso in essere per avvocati, facilitando la correzione delle prove.
C’è poi»