"La strage di piazza Fontana ha interpellato in maniera esigente l'identità della Repubblica, suscitando un'unità di popolo determinante per sconfiggere violenza, terrorismo, eversione. Una riserva di valori etici che fu centrale e seppe porsi a fianco dei familiari delle vittime. Il terrorismo tentò di inserirsi nelle fratture della società per disgregarne le basi: gli italiani non lo consentirono". Lo scrive il Capo dello Stato
Sergio Mattarella in un messaggio nell'anniversario della strage di Piazza Fontana. "A Milano, in piazza Fontana, cinquantuno anni or sono, fu sferrato un attacco feroce al popolo italiano, alla Repubblica, alla convivenza civile del Paese. Morirono persone inermi, le loro famiglie vennero gettate nel dolore, molti feriti portarono a lungo i segni di quel vile, sanguinario attentato. Vite spezzate al cinico scopo di seminare paura, spingere la opinione pubblica a inseguire una sicurezza purchessia, sottrarre al popolo, con una spirale di violenza, la sovranità duramente conquistata con la lotta di Liberazione, azzerando il patto di cittadinanza che da essa ha avuto origine", è il testo integrale del messaggio del Capo dello Stato.
Fu tappa»
Dall'Unione europea è venuto "un salto di qualità, per qualcuno inatteso", e i diversi strumenti antipandemia, a partire dal Recovery fund, "offrono grandi opportunità che non possiamo disperdere" sperando che "reflussi nazionalistici fuori tempo non ne rallentino nè intralcino il cammino". Lo ha detto il presidente
Sergio Mattarella intervenendo alla premiazione del Premio nazionale per l'Innovazione "Premio dei Premi" 2020, istituito presso la Fondazione COTEC. "Non dobbiamo arrenderci ai danni della pandemia sul tessuto sociale. Siamo di fronte a un crocevia inedito: o costruire una società più giusta e inclusiva o avere una società con disparità e squilibri più forti, ha detto ancora Mattarella, aggiungendo che "molto dipenderà dall' innovazione".