Con Zingaretti, la priorità è il Paese
"Nicola Zingaretti, con un atto forte, ha voluto richiamare tutti alle proprie responsabilità per mettere fine a un dibattito lacerante e autoreferenziale che stava logorando il Pd e la sua credibilità. L'Italia vive il periodo più difficile dal dopoguerra. Superarlo è l'obiettivo a cui dobbiamo dedicare ogni nostra energia. Nicola ha dimostrato leadership e generosità, mi auguro davvero che la sua decisione rientri, ed intorno alla sua guida si ricostruita l'unità del Partito con lealtà, spirito unitario e un impegno comune sulle vere priorità del paese". Lo dichiara Piero Fassino, deputato del Pd, commentando la decisione del Segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, di dimettersi.



“Altri 50 milioni di euro per il sostegno della musica si aggiungono alle ingenti risorse fin qui stanziate, pari a oltre 1 miliardo di euro, per sostenere il settore dello spettacolo dal vivo, particolarmente colpito a causa della pandemia. È stato detto sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria: questo settore, che sta vivendo una crisi drammatica, va aiutato fino al completo ritorno alla normalità. È un’espressione alta e particolarmente popolare della creatività italiana, che merita ogni supporto”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, al momento della firma di un decreto che destina 15 milioni di euro al ristoro di live club e altri operatori nel settore della musica dal vivo, 10 milioni di euro agli organizzatori di concerti, per compensare le perdite dovute alle date annullate o alla mancata programmazione di date, e 25 milioni agli autori, artisti interpreti ed esecutori per i mancati incassi.
“Non mi piace l’espressione “fuoco amico” perché la utilizzava Renzi per evitare di confrontarsi con chi non era d’accordo e con il dissenso. Io penso che, nel momento in cui tutti riteniamo giusto che in questo Governo siano visibili il ruolo, la funzione e la proposta politica del PD, dovremmo occuparci di discutere di quali siano le nostre priorità e poi lavorare per farle vivere nell’attività politica, sia sul territorio che in Parlamento. Se invece dobbiamo occuparci esclusivamente di confrontarci con un dissenso che si esprime ogni giorno sui giornali e che francamente non definisce una proposta politica alternativa, non andiamo da nessuna parte e credo si faccia un danno a tutto il PD, non solo al suo gruppo dirigente”. Così stamattina Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Pd, ai microfoni di