Due giornate che cambiano la politica
Martedì 26 al senato abbiamo votato la legge di stabilità. Il governo ha chiesto il voto di fiducia e Forza Italia ha deciso di non votarla e uscire dalla maggioranza. Oggi il governo può contare su 171 voti su 321 senatori, ma su una maggioranza più coesa, fatta da forze distanti tra loro ma egualmente convinte che serva oggi far ripartire il Paese, affrontare le emergenze e fare le riforme di cui abbiamo bisogno a partire dalla legge elettorale e del bicameralismo. Si chiude con la stagione dei ricatti e dei condizionamenti imposti guardando all'interesse di Berlusconi.Da mercoledì 27 novembre Silvio Berlusconi non è più senatore



La commissione sanità del Consiglio regionale raccomanda alla giunta di ridurre i ticket sanitari utilizzando anche i risparmi sulla spesa farmaceutica oltre ai 40 milioni che dovrebbero derivare dall’applicazione dei costi standard. È infatti stata approvata questa mattina, all’unanimità dei presenti (i consiglieri del M5S erano fuori in polemica con la giunta), su proposta del PD, una raccomandazione presentata dal Consigliere Carlo Borghetti;
 La Camionetta della Polizia accoglie i senatori, segno inequivoco della giornata particolare. A tarda notte il governo Letta ha ottenuto la fiducia sulla legge di stabilità, alle nove del mattino le facce sono obiettivamente tirate, e i caffè abbondano.
 La denuncia del capo della Polizia sulle condizioni della sicurezza in Italia, messa in crisi dalla carenza di organico di tutte le forze dell’ordine, è molto preoccupante. Questa situazione viene da lontano. Innanzitutto dai quattro mld di euro di tagli ai comparti sicurezza e difesa effettuati dal governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011, e successivamente dagli altri provvedimenti che hanno tagliato il turnover, rendendo comunque più difficili le condizioni materiali di lavoro di questi comparti. Il Pd ha presentato al Senato numerosi emendamenti alla legge di stabilità che servirebbero ad alleviare in parte questa condizione; al momento il governo non sembra intenzionato ad accoglierli.