Intervista pubblicata da La Città.

Quella di studiare il fenomeno delle presenze mafiose al Nord è stata una priorità per la Commissione Antimafia in questa legislatura. Dal lavoro fatto, guardando alle inchieste della magistratura, girando i territori e con l'aiuto prezioso dell'Università e di Nando Dalla Chiesa, abbiamo capito che le mafie e, in particolare, la ‘ndrangheta calabrese non solo si sono infiltrate in Lombardia ma si sono insediate in molti territori anche del milanese e del Nord Milano.

Intervento a Radio Lombardia (video).

Dobbiamo comunque essere orgogliosi della nostra sanità pubblica che è una delle migliori del mondo e che garantisce cure costose a tutti.

Noi abbiamo 9 milioni di persone sotto la soglia di povertà e 11 milioni che fanno fatica a curarsi, però hanno comunque l’accesso a delle cure di qualità e dobbiamo continuare a lavorare in quella direzione, quindi, spendere meglio le nostre risorse. Spendere meglio vuol dire poter spendere anche di più. Lo si è iniziato a fare e stanno arrivando i primi risultati.

Articolo pubblicato dal Corriere Milano.

Unisco la mia voce alla riflessione sulla Città Metropolitana, un gigante imbrigliato da mille invisibili lacci che ne impediscono il pieno dispiegamento delle potenzialità. L’area metropolitana è un polo attrattivo di competenze, saperi, attività economiche e imprenditoriali. È per governare tale complessità che è nata la Città Metropolitana che non può essere, e non è, una semplice riproposizione della vecchia Provincia. Assolombarda, Confcommercio, il terzo settore, i sindacati e gli amministratori locali hanno dimostrato sincero interesse verso questa istituzione.

Intervista a Matteo Renzi del Corriere della Sera.

«Era doveroso provarci; ma adesso la partita è chiusa. Abbiamo un orizzonte di quasi un anno prima del voto. Lavoriamo per l’Italia. Prepariamoci con l’approccio del maratoneta, non del centometrista».
La legge elettorale non si farà più?

«Mi pare difficile, se la legge che ha in teoria il consenso dell’ 8o% dei parlamentari va sotto al primo passaggio a scrutinio segreto. Dopo l’appello del Capo dello Stato, il Pd ha provato seriamente a scrivere insieme le regole del gioco. È evidente chi è stato a far fallire tutto».