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Quello che è successo sulla legge elettorale

Written by Emanuele Fiano.

Emanuele Fiano Si può essere in disaccordo, anche tra alleati, momentanei o meno, odiarsi, oppure fare battaglia all'interno del proprio stesso partito, ma ciò che è scritto nei verbali non può essere cambiato dalle opinioni.
Ho partecipato in questi giorni ad ogni singola fase della costruzione della Legge Elettorale, con pazienza insieme ad Ettore Rosato, anzi sopratutto per opera sua, abbiamo incontrato i partecipanti di questo patto, stabilito un testo condiviso, lavorato pubblicamente in commissione per smussare ogni differenza, riformulare ogni emendamento non condiviso, accantonare i temi più difficili per non fare esplodere la condivisione.
Ogni qualvolta di fronte ad un mio parere contrario, i 5S o la Lega o FI, in commissione o in aula, ritenevano ci dovesse essere un supplemento di tentativo di condivisione di un loro emendamento, io ho accantonato i loro emendamenti, sospendendo il giudizio. Lunedì 5 Giugno 2017 alle 11.20, ho letto in commissione i miei pareri, tra i quali quelli contrari all'abolizione del sistema elettorale trentino. I 5S di fronte a questo, hanno ritirato gli emendamenti sul tema, insieme alla Lega, chiedendomi di ripensarci. Mercoledì 7 Giugno, nel comitato dei 9, dove il relatore da i pareri sugli emendamenti eventualmente ripresentati per l'Aula, ho ribadito il mio parere contrario a quell'emendamento, senza che i 5S aprissero bocca; nel frattempo su richiesta loro ho accantonato in quella sede altri emendamenti 5S, per i quali necessitava ulteriore verifica, per esempio un importante emendamento Toninelli sullo Statuto dei Partiti da lui segnalatomi. Contemporaneamente a Rosato venivano segnalati i temi delle preferenze e del voto disgiunto come portatori di nodi politici da risolvere prima del voto d'aula. Nessuno ci avverte o fa richieste particolari per il voto sulla Legge del Trentino. Nessuno, in aula mi chiede di accantonare il voto. Lo stesso Fraccaro, firmatario dell'emendamento, nel suo intervento, ovviamente favorevole, fa alcun cenno ad una dichiarazione di voto di gruppo. Quindi mai, in nessun verbale formale, in nessun colloquio privato, 5S, ha avvisato noi, di un voto in difformità dal mio, relatore alla Legge anche con il loro voto.
Se tu non avvisi e poi lo fai, vuol dire che hai preparato ed attuato un'imboscata.
Io preferisco e preferirò sempre il maggioritario, ma di buono qui ci sarebbe stato il fatto che veniva approvata una legge con l'80% del Parlamento. Per questo ci ho lavorato, perché un Parlamento deve dimostrare di saper fare una legge elettorale, non di parte, condivisa.
Mi sono fidato, hanno tradito. Si riparte.

Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook

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