Non ci sono da parte nostra paletti intoccabili
Fassino, perché ha incontrato Grasso e Boldrini?
«Entrambi in queste settimane hanno espresso delle valutazioni politiche. Mi è sembrato giusto ascoltarli, sapendo naturalmente che ricoprono delicati ruoli istituzionali e dunque non parlano a nome di forze politiche».
Sinistra e radicali chiedono l’approvazione dello ius soli.
Sinistra e radicali chiedono l’approvazione dello ius soli.
«Sono d`accordo. Occorre fare ogni sforzo per creare le condizioni per approvarlo in questa legislatura, e anche il “fine vita”. Si tratta di leggi fondamentali sul terreno dei diritti e della civiltà. Dirò di più, vogliamo approvarle indipendentemente da quello che sarà l’esito delle trattative nel centrosinistra: sono diritti civili irrinunciabili, patrimonio di tutti, non bandiere di parte».
I democratici e la sinistra
Se dobbiamo dare un giudizio su quanto è avvenuto nella direzione del Pd convocata dal segretario di quel partito, mi avvarrò per cominciare di un sintetico scritto di de Maistre che nel suo libro Mélanges, considerato un capolavoro da Baudelaire, dice: «La ragione non genera che dispute, mentre l’uomo per comportarsi bene nel mondo non ha bisogno di problemi bensì di ferme credenze».
Applico questa massima a quanto è accaduto nella direzione del Pd: il discorso di Renzi l’ha seguita e le sue «ferme credenze» sono state queste.
Apertura a sinistra senza condizioni
«Negli ultimi mesi c'è stato un eccesso di polemiche. Ma la direzione del Pd ha fatto una scelta strategica. Per la prossima campagna elettorale, per la prossima legislatura. E, in qualche modo, anche per il futuro dell`Italia». Luigi Zanda, capogruppo dei senatori del Pd, è soddisfatto per la svolta di Matteo Renzi. Da tempo chiedeva un`accelerazione sulle alleanze e le parole del segretario lo hanno confortato.
Scelta strategica, dice.
Scelta strategica, dice.
Serve un lavoro di squadra
Fassino, un compito improbo il suo. Da uno a dieci, quante chances si dà? Come finirà?
«Non lo so, di nessuna partita si sa l’esito quando comincia. Io non metto confini alla divina provvidenza, lavorerò con totale disponibilità all’ascolto di tutte le proposte».
Ha già preso contatti con Bersani e D’Alema?
«No, ancora devo organizzare il lavoro, Renzi mi ha comunicato che voleva assegnarmi questo incarico un’ora prima della Direzione. Ora prenderò contatti con i diversi esponenti nel campo del centrosinistra e avvierò un giro di colloqui. Concordando e condividendo ogni passaggio con gli altri dirigenti del Pd, tutti. Sia con Renzi e la Segreteria, sia con le minoranze interne, è necessario un lavoro squadra».