Nessun Fiscal Compact nei Trattati
Con le proposte presentate oggi dal presidente Juncker per la riforma dell’Unione economica e monetaria sparisce per sempre l’ipotesi di inserire il Fiscal Compact nei Trattati. Abbiamo vinto noi. Ora bisognerà trovare il giusto equilibrio tra flessibilità e disciplina di bilancio nel modificare l’ordinamento giuridico comunitario, partendo da alcuni principi del Fiscal Compact. Intanto però va sottolineato che nella proposta di direttiva del Consiglio che dovrà essere approvata nel 2019 non c’è più il pareggio del bilancio sclerotico così come indicato dal Fiscal Compact ma solo un obiettivo di medio termine da stabilire in modo adeguato alla situazione di ogni Paese.
Bando periferie: arrivati i primi fondi
La Città metropolitana di Milano ha ricevuto l’acconto di 5,4 milioni di euro (pari al 20% della prima tranche dei 40 milioni ottenuti) per lo sviluppo del "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie", il progetto col quale è risultata tra i primi vincitori del Bando Periferie promosso lo scorso anno dal Governo.
Grazie a queste risorse, fin dai primi mesi del 2018 potranno concretizzarsi molti dei progetti che coinvolgono i trenta Comuni della Grande Milano che, coordinati della Città metropolitana, in una logica di collaborazione orizzontale a rete, hanno elaborato interventi per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle periferie.
Non ci rassegniamo sulla ricerca della verità
Sono trascorsi 48 anni dalla strage di piazza Fontana a Milano e in città sono stati organizzati diversi eventi commemorativi. "Non ci rassegniamo a conoscere la verità", ha ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della ricorrenza.
"La atroce strage di piazza Fontana, a Milano, fece irruzione nella storia repubblicana il 12 dicembre di quarantotto anni fa, provocando morti innocenti e sofferenze, sconvolgendo la coscienza civile del Paese, e proiettando sulla nostra democrazia l'ombra di una grave minaccia eversiva - ha detto il capo dello Stato -.
Fermare il piano cronicità e aprire un tavolo con i medici
Fermare l’avvio del nuovo modello di presa in carico dei pazienti cronici, attivare un tavolo con i medici di medicina generale per coinvolgerli nel sistema e posticipare l’invio delle lettere ai cittadini a dopo le imminenti elezioni regionali. E' quanto ha chiesto oggi il consigliere Pd Carlo Borghetti all'assessore al Welfare, Giulio Gallera, in Commissione Sanità, in occasione della presentazione delle Regole di gestione del servizio 2018.
“Troppi sono i dubbi e i problemi legati all’avvio del nuovo modello di presa in carico della cronicità: considerato che la maggior parte dei medici non ha aderito, la maggior parte dei cronici lombardi si troverà gestita da medici che non saranno tenuti a parlarsi tra loro, avremo pazienti di serie A e pazienti di serie B... La Regione non può ammettere trattamenti differenziati per i propri cittadini”, ha detto Borghetti.