"Salvini deve cominciare a fare il ministro dell'Interno, impegnandosi seriamente della sicurezza delle nostre città. A Milano, per esempio, si deve occupare di via Bolla, come chiedono i residenti".
Lo dice il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd, eletto a Milano.

"Dopo essere stato con il Presidente del Municipio 8 Simone Zambelli e l’assessore Fabio Galesi nel quartiere Aler di via Bolla a Milano - spiega il senatore dem - ho presentato un'interrogazione al ministro Salvini per chiedergli di fare il ministro dell'Interno e intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare il degrado di quel quartiere.

"Vogliamo indicare per l'Europa una strada radicalmente diversa e alternativa a quella proposta da Salvini, che vuole una 'Brexit all'italiana'. Sul tema della gestione dei flussi migratori è necessario che si abbia una visione unica, che guardi all'integrazione ed al sostegno per lo sviluppo al di là del Mediterraneo.
Si deve inoltre dare molto ascolto ai giovani, tutt'altro che silenziosi, e ricchi di idee e proposte.
La sinistra deve essere in grado di dare risposte alle difficoltà di tutto il tessuto sociale. Deve essere in grado di aiutare tutte le persone in difficoltà, italiane e non. I campi in Libia sono il risultato sconcertante ed inaccettabile di anni e anni di scelte europee sbagliate".

In questi giorni è stata data un'informazione generica ed incompleta secondo la quale Regione Lombardia cofinanzia con 8 milioni di euro in 3 anni (2 milioni nel 2019) per la sistemazione di strade sul territorio regionale.

Al riguardo è bene precisare che:

- il decreto in questione annulla l'impegno della Giunta precedente che, dopo averlo concordato con gli enti interessati, in campagna elettorale, aveva promesso di prendersi in carico totalmente delle strade non statali della Regione, impegnandosi a costituire una apposita agenzia con Amministrazioni Provinciali ed ANAS, con stime finanziarie ben superiori a questa cifra;

L'abolizione dei costi di roaming, il via libera alle sperimentazioni 5G in Italia, l'agenda digitale, la crescita dei fondi per le PMI, l'artigianato e l'impresa sociale, gli investimenti per la scienza e l’innovazione tecnologica, il sostegno alle start-up e la strenua difesa dell’ambiente in nome di uno sviluppo sostenibile accompagnato da un’adeguata politica industriale, il traguardo del Pilastro sociale. Questa legislatura in Parlamento europeo è stata intensa.

Nel libretto di rendiconto 2014-2019, cari amici, traccio un bilancio: vi racconto i risultati che come capodelegazione degli Eurodeputati del PD sono riuscita a portare a casa. Per l'Italia e per l'Unione Europea.