Ordine del giorno approvato dalla Direzione Nazionale del PD

Questo l'ordine del giorno approvato all'unanimità dalla Direzione Nazionale del PD:
La Direzione Nazionale del Partito Democratico:
giudica la caduta del governo lo sbocco naturale e necessario del fallimento della maggioranza gialloverde responsabile di una paralisi dell’economia, di un impoverimento diffuso, un tessuto imprenditoriale ulteriormente provato e di un isolamento senza precedenti dell’Italia sulla scena europea e internazionale.
Il Governo giallo-verde è stato dannoso per il Paese, siamo contenti che finisca

Signor Presidente del Consiglio, voglio ringraziarla perché è venuto qui, ha riferito al Parlamento, facendolo discutere su questa crisi; quelli bravi direbbero che ha parlamentarizzato la crisi. Noi pensiamo che questa non fosse una cosa scontata in tempi in cui la politica si vorrebbe esaurire, come abbiamo sentito anche oggi, in un rapporto tra capi, o capitani, e popolo, riducendo le Istituzioni di garanzia e lo stesso Parlamento ad inutili orpelli. Per questo motivo la sua scelta è stata importante; riconosce, dà valore al Parlamento e ristabilisce un principio che in questi mesi è stato messo in discussione più volte; il principio che c'è una democrazia che ha Istituzioni che vanno tutte rispettate e non funziona il tema del rapporto diretto tra il capo e il popolo. Lei ristabilisce un principio fondante della democrazia liberale.
No accordicchi, governo di svolta o voto

La Relazione alla Direzione Nazionale del PD.
Ieri è caduto il 65 Governo dell'Italia, uno dei peggiori della storia della Repubblica. Il progetto della maggioranza giallo/ verde che doveva produrre un cambiamento, una rivoluzione, dopo 14 mesi è fallito. Sono stati per l'Italia mesi drammatici. Segnati da una perenne litigiosità delle forze di maggioranza e dall'incapacità di indicare al Paese una via, un orizzonte, una strada da seguire.
Il dibattito di ieri al Senato non è stato da meno. Il Governo ha terminato il suo percorso tra insulti e urla e con un tardivo racconto da parte del Presidente Conte dell'irresponsabilità istituzionale del principale protagonista del suo Esecutivo.
Siamo di fronte a una crisi tragicomica

Il Pd in questa fase si sta muovendo con misura e cautela anche se alcuni fanno finta di non sapere che è stato celebrato un congresso e che Zingaretti è il segretario. Difficile prevedere cosa succederà.
La cosa più ovvia sarebbe che Conte si dimettesse dopo la discussione in Senato.