L'attacco a Parigi
Parigi sotto attacco. Attentati in ristoranti, bar e discoteche: massacro al Bataclan, granate vicino allo Stade de France dove si stava disputando Francia-Germania. Esplora il significato del termine: «Quello che è successo venerdì a Parigi è un atto di guerra commesso da un’armata jihadista contro i valori che noi difendiamo e che siamo: un Paese libero». Così ha affermato il presidente francese, Francois Hollande, parlando sabato mattina alla nazione in diretta televisiva dall’Eliseo dopo l’inferno della sera prima nella capitale francese scatenato da almeno otto terroristi.
Il bilancio, ancora provvisorio»
Una Chiesa che dialoga e si confronta
E' inutile dire che sul discorso che Papa Francesco ha rivolto alla Chiesa italiana nel corso del V Convegno ecclesiale nazionale in corso a Firenze si tornerà a lungo: non sono parole di occasione, è una vera e propria Enciclica, sia pure breve ma densissima, rivolta alla Chiesa e al popolo italiano, anzi alle Chiese locali presenti nel corpo vivo del popolo di Dio che è in Italia.
Non avere paura
Non avere paura, è questo l'insegnamento che abbiamo ricevuto e che manterremo, ma l'accoltellamento di un cittadino ebreo ortodosso questa sera a Milano fa venire brutti pensieri e fa tornare la memoria agli episodi analoghi in Francia e nel resto d'Europa di questi anni oltre che a quelli di questi giorni in Israele.
Chiaramente serve sangue freddo, aspetteremo le ipotesi degli inquirenti. Ma è ovvio che il pensiero di tutti corre verso un episodio di violenza antisemita.
Chiaramente serve sangue freddo, aspetteremo le ipotesi degli inquirenti. Ma è ovvio che il pensiero di tutti corre verso un episodio di violenza antisemita.
Muri da abbattere nelle nostre teste
Articolo pubblicato da Lettera43.
Per un muro che cade altri si innalzano. Sono passati 26 anni dalla caduta del Muro di Berlino, da quella notte incredibile e attesa, dalla fine del Checkpoint Charlie, da cui in modi rocamboleschi e drammatici tedeschi dell'Est tentavano il passaggio a Ovest, accolti da familiari da cui erano stati separati nello spazio di una notte, ma anche dal luccichio volgare di case da gioco, bordelli e locali notturni, segno di una libertà che faceva del consumo l'oggetto del desiderio.
Per un muro che cade altri si innalzano. Sono passati 26 anni dalla caduta del Muro di Berlino, da quella notte incredibile e attesa, dalla fine del Checkpoint Charlie, da cui in modi rocamboleschi e drammatici tedeschi dell'Est tentavano il passaggio a Ovest, accolti da familiari da cui erano stati separati nello spazio di una notte, ma anche dal luccichio volgare di case da gioco, bordelli e locali notturni, segno di una libertà che faceva del consumo l'oggetto del desiderio.