Non avere paura
Non avere paura, è questo l'insegnamento che abbiamo ricevuto e che manterremo, ma l'accoltellamento di un cittadino ebreo ortodosso questa sera a Milano fa venire brutti pensieri e fa tornare la memoria agli episodi analoghi in Francia e nel resto d'Europa di questi anni oltre che a quelli di questi giorni in Israele.
Chiaramente serve sangue freddo, aspetteremo le ipotesi degli inquirenti. Ma è ovvio che il pensiero di tutti corre verso un episodio di violenza antisemita.
Se così fosse, oltre al lavoro di prevenzione che le forze dell'ordine e lo Stato già fanno bene, dovrebbe realizzarsi una grande reazione corale nel paese, contro ogni violenza razzista, antisemita o discriminatoria; sarebbe bella una visita di tanti cittadini italiani nei luoghi delle comunità ebraica, non solo per solidarietà ma per abbattere simbolicamente confini inesistenti che qualcuno vorrebbe erigere, per sconfiggere la paura che nasce quando automaticamente colleghi tra loro gli arresti di cellule di terroristi islamici di queste ore, tra i cui protagonisti circolavano messaggi che incitavano all'uccisione degli ebrei, e l'episodio di stasera. Il timore per il terrorismo islamico c'è a tutti i livelli, il lavoro di prevenzione anche, ma serve una reazione di tutti, non solo sul piano delle forze dell'ordine. Non solo degli ebrei.
Chiaramente serve sangue freddo, aspetteremo le ipotesi degli inquirenti. Ma è ovvio che il pensiero di tutti corre verso un episodio di violenza antisemita.
Se così fosse, oltre al lavoro di prevenzione che le forze dell'ordine e lo Stato già fanno bene, dovrebbe realizzarsi una grande reazione corale nel paese, contro ogni violenza razzista, antisemita o discriminatoria; sarebbe bella una visita di tanti cittadini italiani nei luoghi delle comunità ebraica, non solo per solidarietà ma per abbattere simbolicamente confini inesistenti che qualcuno vorrebbe erigere, per sconfiggere la paura che nasce quando automaticamente colleghi tra loro gli arresti di cellule di terroristi islamici di queste ore, tra i cui protagonisti circolavano messaggi che incitavano all'uccisione degli ebrei, e l'episodio di stasera. Il timore per il terrorismo islamico c'è a tutti i livelli, il lavoro di prevenzione anche, ma serve una reazione di tutti, non solo sul piano delle forze dell'ordine. Non solo degli ebrei.
Aspetteremo le ipotesi degli inquirenti ma il pensiero di tutti corre verso un episodio di violenza antisemita. Se così fosse, oltre al lavoro di prevenzione che le forze dell'ordine e lo Stato già fanno bene, dovrebbe realizzarsi una reazione del Paese, contro ogni violenza razzista, antisemita o discriminatoria: per abbattere i confini inesistenti che qualcuno vorrebbe erigere, per sconfiggere il clima di paura che qualcuno vorrebbe creare.
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