Stadi cassa di risonanza dell'odio

Buh razzisti Svastiche. Cori contro i meridionali e gli immigrati. Ora anche gli adesivi che inneggiano alla Shoah e ne offendono uno dei simboli più dolorosi come la piccola Anna Frank. All’indomani dell`ennesimo oltraggio fabbricato nella fucina curvatola, gli irriducibili della Lazio non sembrano disposti ad assumersi alcuna responsabilità. «Lo scherno non costituisce reato», contrattaccano.
L’elettore potrà scegliere chi lo rappresenterà

Intervista pubblicata da Il Giornale di Sicilia.
«Questo sistema elettorale è stato costruito guardando con attenzione quelli precedenti e i relativi rilievi della Consulta. Chi dice che è incostituzionale sbaglia di grosso». Franco Mirabelli, senatore PD e membro della Commissione Affari Costituzionali, non ha alcun dubbio sulla legittimità del Rosatellum bis, e ai colleghi che dentro e fuori Palazzo Madama protestano sostenendo il contrario lancia un monito: «Il tema dell’incostituzionalità non può diventare l’unico argomento con cui si cerca di contrastare qualunque legge venga portata in Parlamento».
«Questo sistema elettorale è stato costruito guardando con attenzione quelli precedenti e i relativi rilievi della Consulta. Chi dice che è incostituzionale sbaglia di grosso». Franco Mirabelli, senatore PD e membro della Commissione Affari Costituzionali, non ha alcun dubbio sulla legittimità del Rosatellum bis, e ai colleghi che dentro e fuori Palazzo Madama protestano sostenendo il contrario lancia un monito: «Il tema dell’incostituzionalità non può diventare l’unico argomento con cui si cerca di contrastare qualunque legge venga portata in Parlamento».
Il Rosatellum è legge

La nuova legge prevede:
Un Sistema elettorale solo, cioè con un'unica legge valida per la Camera dei Deputati e per il Senato, con mix proporzionale/maggioritario, in cui un terzo circa dei parlamentari è eletto in collegi uninominali (un solo candidato per coalizione, il più votato è eletto) e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.
Non rallentare la città
«Sono qui per strada, sto camminando lentamente, molto lentamente, verso casa...». A Giovanni Cobolli Gigli non difettano garbo e presenza di spirito. Il presidente di Federdistribuzione, associazione che raggruppa le insegne di super e ipermercati, risponde al telefono verso le 7 di sera. Conosce già quale sarà il tema della conversazione ed entra subito in argomento.