Quelle parole nere che non devono tornare

La sua lettera aperta aveva un titolo: “L'Antifascismo, un valore irrinunciabile”, dove la “A” era maiuscola, per ricordare che l'Antifascismo è il valore su cui è fondata la nostra Repubblica, il principio che guida la nostra Legge più alta, la Costituzione, e che in esso si riconosce la nostra Patria.
Piazza Grande

A Piazza Grande è stato il giorno del discorso conclusivo per Nicola Zingaretti (video dell'intervento - sintesi del discorso). Nell'ex Dogana di Roma il governatore del Lazio ha pronunciato l'intervento che lancia ufficialmente la sua candidatura. "Manderemo a casa questo governo", ha detto galvanizzando i suoi. Se ieri Zingaretti aveva soprattutto preso le distanze dal renzismo, oggi ha disegnato lo scenario di un'alternativa per il Paese. Ma è stato anche il giorno di Paolo Gentiloni (video dell'intervento), l'ex premier che non ha dato un endorsement esplicito a Zingaretti ma con la sua presenza ha lanciato un segnale chiaro in vista delle primarie.
Da Genova a Lodi, non voltiamoci dall'altra parte

Quest’ultimo punto è emerso in maniera molto netta nel corso delle audizioni svolte questa settimana dalle Commissioni parlamentari: tutti i soggetti che abbiamo sentito - dal Sindaco e Commissario Bucci al Presidente della Regione Toti, dai rappresentanti delle imprese, dei lavoratori e del porto di Genova al Presidente dell’Autorità Anticorruzione Cantone - hanno chiaramente detto che il decreto non funziona.
Ce lo immaginavamo diverso

Se l’anno scorso avevo concluso il post di auguri al Partito Democratico con un “Buona Fortuna” oggi quell’augurio resta inalterato, ma urlato ancora più forte.
Urlato nelle piazze, che sono ancora nonostante tutto della nostra gente. Che con noi chiede a gran voce qualcosa di diverso, qualcosa che faccia passare quest’ubriacatura politica del “va bene tutto purchè abbia consenso”.