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Dividersi adesso sarebbe da irresponsabili

Written by Piero Fassino.

Piero Fassino
Intervista di Repubblica.

«Al voto questa volta dobbiamo andare superando le troppe divisioni di questi anni, ricostruendo un campo progressista largo, ma non come somma di sigle bensì riconquistando aree di società civile, quei cittadini che si sono astenuti o che hanno votato i M5S o Lega». Piero Fassino, ex ministro della Giustizia, ha in mente un nuovo format per il Pd. Anche se il primo passo, che indica nella nuova edizione del suo libro “Pd davvero” è spiegare lo tsunami della sconfitta, partendo dall’avanzata delle destre in Occidente e affrontando «la frattura sociale e la frattura democratica» che hanno allontanato tanti elettori dalla sinistra. E la consapevolezza che il voto segnala due febbri, sull’immigrazione e sulla sicurezza.
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Il Pd riparta da Milano

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Articolo pubblicato su HuffingtonPost.

Negli anni in cui il Pd è stato al governo si sono fatte molte cose utili per il Paese e i cui risultati vedremo meglio anche più avanti. Gli elettori, però, alle urne si sono espressi e quel 18% che ha preso il Pd non credo significhi che i nostri elettori volevano che stessimo all'opposizione. Casomai quella percentuale ci dice che dobbiamo cambiare, che ci vuole discontinuità, che qualcosa non ha funzionato e che dobbiamo ragionare su ciò che non ha funzionato.
Si dice che molti elettori della sinistra oggi non si sentono più a casa nel Pd, in realtà non si sentono più a casa in nessun partito della sinistra in Europa e nel mondo, basta vedere i risultati dei partiti di sinistra in Europa.
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Non so voi, ma la sto vivendo male

Written by Edoardo Pivanti.

Edoardo PivantiMattarella ha dimostrato che l’impeccabilità nella politica italiana esiste ancora. Nei modi, nei toni, nelle risposte e anche nel prendersi le proprie responsabilità davanti a tutto il paese.
Eppure quella scelta di ieri la sto vivendo male, molto male. Non tanto per il voto o meno a luglio, autunno o gennaio. O meglio, anche per quello, poiché due campagne elettorali così ravvicinate con mesi di niente dove l’unica cosa che ha contato è stato il posizionamento (interno ed esterno, di tutti nessuno escluso) porterebbero ad elezioni dove una vera contendibilità non viene garantita e soprattutto senza la capacità delle poche forze politiche sopravvissute di organizzare temi e proposte (quantomeno credibili e realizzabili).
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La situazione è veramente complicata

Written by Ezio Casati.

Ezio Casati La situazione è veramente complicata.
Voglio esprimere la mia stima verso il Presidente Mattarella che con lucidità e pazienza( quest’ultima usata in abbondanza) ha preso atto della difficoltà dei partiti di uscire da uno stallo e dalla mancanza completa di prendersi le proprie responsabilità e di provare a fare uno sforzo per dare al Paese un Governo politico che faccia magari un piccolo tratto e che metta in salvaguardia gli aumenti dell’IVA e altri provvedimenti urgenti. Che provi a rivedere la legge elettorale e poi si vada al voto.
Vista l’impossibilità di arrivare a questo obbiettivo Lo strumento indicato dal Presidente è un Governo terzo è composto da figure autorevoli, non schierate e non schierabili che facciano quei passaggi indispensabili e che siano legittimate dal Parlamento, un Governo di servizio.
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