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Quelle parole nere che non devono tornare

Written by Alan Ferrari.

Alan Ferrari Diversi anni fa, quando Casa Pound non era ancora nata e la parola “fascismo” veniva pronunciata sottovoce - figuriamoci “normalizzata” dalla politica governativa - ricordo l'accorato appello di Antonio Tabucchi al Presidente della Repubblica, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.
La sua lettera aperta aveva un titolo: “L'Antifascismo, un valore irrinunciabile”, dove la “A” era maiuscola, per ricordare che l'Antifascismo è il valore su cui è fondata la nostra Repubblica, il principio che guida la nostra Legge più alta, la Costituzione, e che in esso si riconosce la nostra Patria.
Ricordo le righe durissime e angosciate che ricostruivano gli eventi della strage di Sant'Anna di Stazzema e ricordo altre pagine scritte per l'Eccidio di Marzabotto, per il quale, per il 74° anniversario, il Ministro tedesco Maas, pochi giorni fa, ha chiesto scusa: "Se i populisti predicano nazionalismo – ha detto esaltando l'europeismo – noi vogliamo adoperarci per una maggiore libertà, maggior rispetto, maggiore amicizia”.
Sono vissuto in una famiglia profondamente antifascista e sono cresciuto nella consapevolezza culturale, umana e politica di questo valore. Ho ascoltato indignato la testimonianza di chi ha vissuto sulla propria pelle gli anti-valori del fascismo.
Siamo “usciti” dal Dopoguerra e dai decenni passati come se tutto questo fosse una sceneggiatura, una rappresentazione, un romanzo impolverato. Ma, ora, ogni giorno, il nostro dovere è quello di domandarci se questo racconto dell'orrore è alle nostre spalle o ci si para davanti in tutta la sua cinica attualità. Le parole d'ordine della mistificazione culturale e simbolica della destra estrema sono tornate, sono protagoniste dei muovi e vecchi media che strizzano l'occhio al populismo a buon mercato. Anche i comunicati della politica hanno spolverato un vocabolario che credevamo appeso alle lapidi di Marzabotto o Stazzema: intolleranza, razzismo, colpevolezza, paura . Le stesse “parole nere” gridate da Casa Pound.
Possiamo accettare che questo passato sia il nostro presente? Il Circolo PD di Sant'Angelo Lodigiano sta lottando per questo, per tutti noi, per fare in modo che queste “parole nere” non siano espressione di libertà ma di mesta vergogna.
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