Non basta dire di essere contro le mafie

Dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio niente è stato più come prima. Niente doveva essere come prima. Ma non tutto è andato così, e non sempre. Non è un gioco di parole, è un’amara constatazione. Le terribili esplosioni, quell’enorme cratere sull’autostrada, il palazzi sventrati, il fuoco, le sirene, sono stati un drammatico pugno allo stomaco che ha svegliato l’Italia intera da torpori colpevoli, da un quieto vivere col male dentro. La strategia stragista decisa dai corleonesi ha tolto alibi, e illusioni di convivenza con le mafie. Cosa nostra mostrava a tutti il suo volto di morte uccidendo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Morti che hanno provocato un sussulto nel Paese, un ricompattarsi contro un nemico comune.
Amianto, risultati ottenuti

“Ora i cittadini che sono interessati, devono solo attendere l’emanazione del bando per l’assegnazione dei contributi e poi, se rientrano nei criteri, presentare domanda”, precisa Villani.
Abolendo il reato d abuso d'ufficio non si combatte la mafia

La mafia non si combatte se non si combatte la corruzione. E certo non si combatte la mafia facendo solo propaganda.
Il ministro dell’Interni sembra quasi infastidito dal fatto che l’Italia, grazie alle leggi approvate dal centrosinistra, all’istituzione dell’Anac e al nuovo Codice degli appalti, abbia guadagnato posizioni nella classifica della lotta alla corruzione.
Bandi e opportunità in Lombardia

1) Sono stati presentati in Regione Lombardia i Bandi cultura 2019 finalizzati alla valorizzazione delle biblioteche e degli archivi storici, alla valorizzazione dei musei, alla catalogazione del patrimonio culturale, alla promozione educativa e culturale, alla promozione delle attività cinematografiche e audiovisive, della musica e della danza, alla salvaguardia e alla valorizzazione della lingua lombarda, del patrimonio culturale immateriale e dei beni culturali appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche. Qui tutte le informazioni aggiornate»