Accoglienza, lavoro e ambiente: le mie priorità per l’Europa

«Il 26 maggio è il giorno in cui si misureranno due modelli radicalmente diversi sul futuro dell’Europa: da una parte il nazionalismo chiuso di Salvini che vuole distruggere l’Europa. E dall’altra la proposta del Pd che vuole difenderla e cambiarla». Pierfrancesco Majorino è nel suo studio di Largo Treves, quell’assessorato alle poltiche sociali del Comune di Milano che è stata la sua casa per otto anni. Oggi Majorino è candidato nel nord ovest alle elezioni europee per il Partito Democratico del neo segretario Nicola Zingaretti, di cui è stato un grande sostenitore all’ultimo congresso: «Siamo usciti dall’incubo del 4 marzo: ora siamo in una fase di rilancio e ricostruzione», azzarda, senza scaramanzie.
Ora si rischia l’Italexit

Paolo Gentiloni, la tensione nel governo è altissima e lo spread torna a salire.
«Io trovo che sia un fatto davvero colossale che un vicepremier dica “tireremo dritto sul debito, che sia 130 o 140% del Pil” – afferma l’ex premier e presidente del Pd Come dire 200 miliardi in più o in meno chi se ne frega. Inaudito. Mi dispiace fare la Cassandra, però non siamo mai stati così isolati e a rischio in Europa. Da essere ai margini, come siamo già, a trovarsi fuori, il passo potrebbe non essere così lungo e il bivio per l’Italia potrebbe arrivare già a fine anno».
No all'inganno dei sovranisti

Sblocca-cantieri, indietro tutta sulla legalità

A cosa serve il così detto decreto "sblocca cantieri"? E' questa la domanda fondamentale che bisogna porsi se si vuole capire che cosa sta succedendo senza lasciarsi incantare dagli slogan e da una narrazione che non ha riferimenti con la realtà del provvedimento.
Prima di tutto va sottolineato il dato più recente del CRESME, il Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia, che racconta che nel primo trimestre del 2019, a Codice Appalti vigente, sono stati avviati il 20% in più di cantieri di opere pubbliche rispetto allo stesso periodo del 2018.