Le riforme del PNRR: Giustizia

Credo che sia importante fare una riflessione sul rapporto tra PNRR e Giustizia perché il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una straordinaria opportunità per il nostro Paese; sia per superare un dibattito perennemente astratto e ideologico sulle questioni della Giustizia - e il fatto che siamo dentro ad un Governo di unità nazionale può aiutare in questo senso - ma, soprattutto perché abbiamo bisogno di mettere in campo una Giustizia che funzioni meglio. Questo è un bisogno vitale per il Paese.
Serve una Giustizia più rapida, più giusta e più equa.
La sfida del PNRR per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale e nelle Regioni

Il PNRR vede tra i suoi obiettivi fondamentali quello di contribuire al rilancio dei servizi sociali e sanitari del Paese, ai quali dedica due Missioni: la Missione 5, riguardo l’inclusione e la coesione sociale (con un budget di 19,8 miliardi) e la Missione 6, più propriamente riguardante la salute, che vede suddiviso il suo budget di 15,6 miliardi in due parti: 7 miliardi per le reti di prossimità, e 8,6 miliardi per l’innovazione e la digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.
Vogliamo qui fare una panoramica ragionata sugli interventi e le ricadute per le Regioni relativamente alla Missione 6, ma prima è utile spendere qualche parola su come le Regioni potranno influire a Roma sulla governance attuativa del PNRR, e su come dovranno accompagnarne la “messa a terra” sui territori di propria competenza.
Le riforme del PNRR: salute e benessere

Il Covid ha portato a galla tutte le falle del sistema sanitario, e la più grande di tutte l’hanno pagata i cittadini sulla loro pelle: l’assistenza medica sul territorio. Nelle settimane più difficili della lotta al virus un contagiato su tre, è andato a intasare i Pronto Soccorso, dove dovrebbero arrivare solo i pazienti che richiedono una valutazione clinica complessa, e a occupare posti letto anche se avrebbe potuto essere curato a domicilio. L’ospedale, come unico punto di riferimento, in un anno di collasso, ha costretto inoltre a rimandare visite e diagnosi, con conseguenze che vedremo nel tempo.
Verso una nuova dimensione mondiale dei rapporti tra Stati

Ringrazio gli organizzatori dell’incontro, in particolar modo Erminio Quartiani, per l’invito a questo evento a cui, purtroppo, non posso partecipare in presenza.
La domanda che abbiamo davanti è ambiziosa: dove sta andando il mondo? Verso quali dinamiche sembra indirizzarsi il sistema internazionale?
Parlare del futuro è sempre difficile ma questa volta lo è particolarmente, perché viviamo in un tempo caratterizzato da due aspetti: la complessità e l’incertezza.