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Il tema principale oggi è quello salariale

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "Il tema principale oggi è quello salariale. In questo Paese, i salari così come il potere d’acquisto non aumentano da anni. Se a questo si aggiunge l’inflazione all’8% e il caro bollette, è evidente che il tema più urgente da affrontare è quello dei salari e del potere d’acquisto delle famiglie. Noi abbiamo proposto - e forse se non si fosse fatto cadere il Governo Draghi lo avremmo già votato nella Delega Fiscale - un taglio delle tasse sul lavoro per consentire ai lavoratori di avere l’equivalente di una mensilità in più in busta paga. C’è poi il tema del salario minimo che è importante. Ci sono, infatti, lavoratori non in nero che guadagnano 3 o 4 euro l’ora e, quindi, c’è bisogno di intervenire per garantire un salario dignitoso.
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FDI ha molte ambiguità sull'Europa

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "I toni delle campagne elettorali portano a esagerazioni verbali. Credo che tra le cose sentite dire ieri, quella più grave per il Paese, non per il bon ton, sia l’affermazione di Giorgia Meloni in cui dice che la pacchia è finita, riferendosi all’Europa, come se oggi il problema fosse distaccarci dall’Europa. In campagna elettorale si può dire qualunque cosa ma la preoccupazione per la frase della Meloni deriva dal fatto che ancora c’è ambiguità su quale rapporto FDI vuole tenere con l’Europa. La Storia mostra cose diverse dalla propaganda di FDI sull’Europa. In questi anni, l’Europa ci ha aiutato, si è aiutata a superare momenti difficili di crisi. Pensiamo a quale sarebbe stata la situazione se l’Europa non avesse fatto fronte comune contro il covid e fatto una politica comune sui vaccini, o a quanto sia importante il fatto che l’Europa abbia per la prima volta cambiando e messo a disposizione tante risorse dei Paesi membri per far ripartire l’economia dopo il covid, guardando all’interesse dei cittadini. L’Italia, in questo, non è stata penalizzata perché abbiamo avuto e avremo più soldi europei se faremo le riforme necessarie per il PNRR.
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No alla pace fiscale

Scritto da Enrico Letta.

Enrico Letta Sul fronte fiscale, "le nostre proposte principali sono due. Da un lato ridurre il cuneo fiscale, tagliando i contributi previdenziali a carico dei lavoratori, per alzare direttamente il netto percepito. Dall'altro semplificare, perché oggi la tecnologia permette di superare alcuni meccanismi anacronistici". Lo dice Enrico Letta in una intervista al Giornale delle Partite Iva. "Non c'è nessuna volontà di fare la lotta ai contribuenti: anzi, proprio grazie alle nuove tecnologie vogliamo rendere più semplice l'interlocuzione tra i cittadini e il fisco, premiando la fedeltà fiscale. Ma 'pace fiscale' è l'espressione che Salvini usa per proporre condoni. Su questo non sarò mai d'accordo. Un conto è venire incontro a chi non riesce a rispettare gli adempimenti fiscali. Diverso è strizzare l'occhio a chi evade", aggiunge il segretario del Pd.
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Non è tempo per una Milano a 30 all'ora

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala"Non credo sia tempo di decisioni cosi' assolute come la pedonalizzazione davanti alle scuole, come qualcuno chiede". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando con i giornalisti a margine dell'incontro con Benedetto Della Vedova di +Europa. "Ricordo che abbiamo 500 scuole, che facciamo, pedonalizziamo 500 vie? Come nemmeno e' certamente tempo di tutta la citta' a 30 all'ora. Le cose - ha proseguito- si fanno un passo alla volta". Allargando lo sguardo alle elezioni, Sala ha commentato: "Inutile negarlo, i sondaggi danno favorito il centrodestra, ma non è solo un tema di chi tra centrodestra e centrosinistra, ma anche all'interno delle coalizioni, come andranno le singole componenti perché poi cinque anni di legislatura sono lunghi…".