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La scomparsa di Zacchetti è un grande dolore

Scritto da Silvia Roggiani.

Silvia Roggiani "Ermanno, oggi le parole non le trovo proprio. Ripenso al tuo sorriso largo, accogliente, a quella pacatezza che anche nei momenti di conflitto e di ingiustizia non ti e' mai venuta a mancare. Ripenso all'amore che avevi per la tua citta', per lo sport, per la tua famiglia". Lo scrive sui social la segretaria del Pd lombardo, Silvia Roggiani, sulla scomparsa di Ermanno Zacchetti, sindaco di Cernusco sul Naviglio.
"Ci sono giorni in cui trovare spiegazioni e' drammaticamente difficile, giorni in cui i perche' si fanno piu' grandi e piu' dolorosi e in cui e' difficile essere costruttivi e pensare al futuro. So che lo dovremo fare, anche per te. Ma oggi c'e' solo il dolore e un grande senso di ingiustizia", conclude.
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Solidarietà ai giornalisti di FanPage

Scritto da Chiara Braga.

Chiara Braga"Cara Meloni, Fanpage non è un partito, non è un pezzo di Stato. 'È la stampa bellezza! E tu non puoi farci niente, niente'. Solidarietà a Francesco Cancellato e ai giornalisti liberi". Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati.
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La sede di Tribunale dei Brevetti a Milano è il riconoscimento all'impegno del Comune

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "L'inaugurazione della nuova sede del tribunale unificato dei brevetti a Milano è un riconoscimento importante del ruolo che la nostra area metropolitana ha in Europa. È una scelta per cui si è battuta l'amministrazione comunale e che oggi da più forza all'economia di Milano e alla sua capacità di attrarre investimenti e capitali". Lo dice il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori Pd.
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Colpa di chi ha tollerato una cultura dell'odio in Gioventù nazionale

Scritto da Alberto Losacco.

Alberto Losacco "L'inchiesta di Fanpage ha scoperchiato una questione di ordine politico, che non può essere liquidata scaricando due ragazze e attribuendo solo a loro tutte le responsabilità. Per le quali, va anche detto, vale la condanna pubblica ma senza che questa si trasformi in una gogna mediatica ad personam. Le responsabilità vanno ricercate soprattutto tra chi ha permesso, tollerato e magari anche incoraggiato che in Gioventù nazionale proliferasse la peggiore cultura dell'odio, della discriminazione e dei costanti richiami al nazifascismo. Si decide invece di non metterci la faccia, di attaccare la libera informazione, ancor più inaccettabile se a farlo è la persona più potente del paese. Una reazione violenta e cinica, che la dice lunga sulle difficoltà di Fratelli d’Italia e della Presidente del Consiglio a fare i conti con una certa storia". Così in una nota il senatore dem, Alberto Losacco.