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Chiederemo il voto sull'incardinamento del DDL Zan

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli «Domani il Pd, insieme a M5s, LeU, Iv e Autonomie, chiederà l'incardinamento della legge Zan contro l'omotransfobia in Commissione Giustizia del Senato. Conto nella correttezza del Presidente di Commissione, Ostellari che credo non abbia l'interesse a strascinare questa vicenda oltre questo punto. Si tratta di una legittima richiesta da parte della maggioranza dei gruppi della Commissione. Nel caso contrario chiederemo la convocazione della Commissione già nella giornata di domani al massimo nella mattinata di giovedì per poter votare e finalmente incardinare il disegno di legge. I numeri ci sono per sbloccare il disegno di legge e proseguire il suo iter e sarebbe stravagante l'idea che ci siano forze parlamentari che possano impedire il percorso a disegni di legge già votati alla Camera e che la maggioranza in commissione vuole discutere. Potere di veto non lo ha nessuno, non lo ha nemmeno la Lega.
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Organizzare un campo progressista più largo

Scritto da Piero Fassino.

Piero Fassino
"Il Pd che abbiamo immaginato non c'è ancora, bisogna continuare a lavorare per farlo. Scioglierlo? No, sono contrario a scioglierlo, non è così che si risolvono i problemi, oggi il Pd è l'unico punto di riferimento per la solidità del sistema italiano". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il deputato PD Piero Fassino. "Se alle prossime elezioni vogliamo vincere abbiamo bisogno di riorganizzare un campo progressista più largo di quello attuale. Partendo dall'alleanza avuta in questi mesi, coi 5S e LeU, ma non considerandolo un recinto chiuso, questo deve esser un punto di partenza". Aprendo anche a Carlo Calenda e Matteo Renzi? "Anche loro due. Entrambi nascono dentro al Pd anche se ora non ci sono più, ma noi li consideriamo sempre nel campo progressista. Tanto è vero che stamattina Letta ha incontrato Renzi", ha affermato Fassino. 
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L'Italia lavora alla riunificazione della Libia

Scritto da Marina Sereni.

Marina Sereni"La Libia è stata attraversata da una drammatica guerra civile e l'Italia, insieme agli altri Paesi europei e alle Nazioni Unite, si è impegnata per mettere da parte le armi e riportare al dialogo i libici; ora questo processo per cui abbiamo spinto moltissimo sta avendo corso". Lo ha dichiarato a Immagina la vice ministra degli Esteri Marina Sereni, che ha aggiunto: "Si tratta di un risultato fino a un anno fa impensabile, con un cessate il fuoco che regge, un accordo per svolgere elezioni a dicembre e un governo di unità nazionale. Si sta lavorando alla riunificazione di tutte le istituzioni, di quelle politiche ma anche di quelle economiche, pensiamo all'estrazione del petrolio che è ricominciata. In breve, è rinata una speranza che la comunità internazionale ha il dovere di sostenere".
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Sfratto congelato per la Sala Venezia

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala"Una cosa che ho imparato in questi cinque anni da Sindaco è che è impossibile fare una classifica di importanza delle questioni cittadine da affrontare. Ovviamente ci sono temi che assumono la dimensione della drammaticità e su quelli ci devi essere, sempre. Salute, povertà, lavoro, istruzione, ambiente e altro ancora. Poi c’è la quotidianità con questioni su cui bisogna sapersi muovere con rapidità per dare risposte ai cittadini. E il destino di Sala Venezia ne è un esempio. Ho promesso che me ne sarei occupato e così ho fatto. Oggi con Prefettura, Questura e Demanio (che ringrazio) abbiamo trovato una via perlomeno per allontanare il rischio di uno sfratto immediato. Per almeno 12 mesi Sala Venezia rimarrà affidata alla gestione attuale e in questo periodo lavoreremo insieme per trovare una soluzione definitiva che tuteli i diritti di tutti". Lo scrive su Facebook Beppe Sala.