"Dobbiamo riaprire le nostre porte ai cittadini come siamo sempre stati abituati a fare prima del Covid, per riaccoglierli di persona nel nostro ente o dare loro la possibilità di venirci a trovare utilizzando i nuovi mezzi tecnologici. Siamo tornati a Strasburgo in un formato un po' ridotto, ma dobbiamo avere al più presto sessioni che includano tutte le attività parlamentari. Insomma, i primi passi verso la normalità o meglio la nuova normalità". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nel suo intervento all'Innovation Day al Parlamento Ue.
"La crisi sanitaria - ha continuato Sassoli - ha cambiato completamente il nostro modo di vivere e ha rappresentato una sfida senza precedenti per tutti noi, ma è stata anche un'opportunità per riconoscere i rischi strutturali che l'Ue deve affrontare.

La viceministra degli Esteri Marina Sereni ha incontrato oggi alla Farnesina l'Amministratore dello United Nations Development Programme (Undp) Achim Steiner. Nel colloquio, Steiner ha ringraziato Sereni per l'impegno dell'Italia nell'organizzazione, esprimendo vivo apprezzamento per i risultati concreti degli eventi G20 di Matera e Brindisi. Entrambi hanno poi sottolineato l'ottimo livello di collaborazione tra Italia e Undp nell'ambito dello sviluppo sostenibile ed è emersa una piena convergenza sull'importanza di un approccio multilaterale nel fare fronte alle sfide globali, soprattutto in conseguenza della crisi pandemica di Covid-19, e per l'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e per garantirne un adeguato finanziamento. Sereni ha apprezzato la leadership di Undp nell'attuazione della riforma del Sistema di Sviluppo Onu e ha apprezzato la modernizzazione del Programma.

"Fa propaganda, straparla della camorra, continua a mettere in dubbio fatti gravi e che tutti hanno visto. L'unica cosa che non ha fatto Salvini a Santa Maria Capua Vetere è l'unica che doveva fare: condannare le violenze senza se e senza ma. Solo così si aiutano le istituzioni e si difende l'onore dei servitori dello Stato".
Così Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd.

"Mi pare si sia confermato quello che pensavamo: un'audizione inutile che non aggiunge e non toglie nulla al lavoro dell'Antimafia e che l'Antimafia deve fare". Lo afferma all'Adnkronos il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Commissione Antimafia, sull'audizione di Luca Palamara svoltasi oggi davanti alla Commissione parlamentare.
Mirabelli spiega che la scelta di audire Palamara "è stata del presidente Morra". L'audizione ha dimostrato che "le teorie di Morra o di altri esponenti dell'Antimafia lasciano il tempo che trovano e non hanno trovato nessuna pezza di appoggio nelle cose dette da Palamara e già scritte nel libro".
"Avevamo ragione noi - conclude Mirabelli ricordando la posizione dei dem contrari allo svolgimento dell'audizione - Non volevamo sentirlo perché pensavamo fosse un'audizione inutile, che si voleva strumentalizzare e mi pare si sia rivelata tale". Palamara "non ha svelato nessun complotto, né ruolo particolare delle mafie sulle vicende che sono state analizzate".