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L'Italia sia l'avvocato dell'integrazione dell'Albania nell'UE

Scritto da Matteo Cazzulani.

Matteo Cazzulani La Commissione Europea avvia le procedure per l'ingresso di Tirana nell'Unione Europea. Il Governo Letta deve sfruttare la situazione per realizzare una nuova politica estera italiana.
L'Italia deve stare all'Albania come la Polonia sta all'Ucraina. Nella Giornata di venerdì, 17 Ottobre, la Commissione Europea ha comunicato l'intenzione di avviare le procedure per l'ingresso dell'Albania nell'UE.
Come riportato dal Commissario UE all'Integrazione e all'Allargamento, Stefan Fule, che oltre all'Albania ha incluso Macedonia e Serbia tra gli Stati candidati all'ingresso nell'UE, i principi per entrare nell'Unione sono il rispetto della Democrazia e dei Diritti Umani, il buon vicinato con i Paesi confinanti, il mantenimento di un'economia di mercato libera.
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Sulla morte di Erich Priebke

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele Fiano E' morto Erich Priebke. Per gli strani appuntamenti che la storia combina, la sua morte cade a poche ore dal settantesimo anniversario della deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma. Furono i colleghi di Priebke a strappare al ghetto 1023 ebrei romani per deportarli ad Auschwitz. Solo 16 di loro sopravvissero. Priebke invece fu condannato per la strage di 335 innocenti alle Fosse Ardeatine. Nella tradizione ebraica non si gioisce per la morte di un nemico e così è per me, anche oggi. Io ho gioito invece quando Priebke fu condannato, perchè volevo e voglio che giustizia sia fatta per coloro che come lui commisero atroci crimini contro l'umanità. La sua morte e l'anniversario del ghetto di Roma ci avvicinano a una svolta della storia nella quale purtroppo, e lo dico da figlio, non saranno più in vita i testimoni diretti di quelle tragedie.
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Nazisti e lefebvriani, stessa faccia stessa razza

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo Gaiani La penosa vicenda dei funerali del criminale nazista Erich Priebke rimanda a due considerazioni spiacevoli, una di carattere, per così dire, civile, l’altra di carattere ecclesiale.
La prima è legata all’oggettiva pochezza di certi funzionari di altissimo livello cui è demandata l’attività amministrativa in momenti anche delicati della vita nazionale. In questo senso il Prefetto di Roma – che non si capisce bene se sia un colluso o un semplice imbecille- ha dimostrato in modo plateale il modo in cui “non” si gestisce una situazione di crisi. Di fronte all’evidenza dell’impossibilità di tenere funerali pubblici del boia delle Ardeatine senza che ciò divenisse l’occasione per una manifestazione neonazista con l’inevitabile,
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Bene legge che predispone intervento di sistema anti violenza

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De Biasi "L'importanza di aver predisposto in linee generali un piano anti violenza, un intervento cioè di sistema, non esclusivamente penale o sociale, ma una strada compiuta, capace di intervenire sui diversi aspetti del problema". Questo è l'aspetto che, nel suo intervento consegnato alla presidenza del Senato durante il dibattito sul femminicidio, ha voluto sottolineare Emilia Grazia De Biasi. "Inoltre - sottolinea De Biasi - é altrettanto importante l'innovazione rappresentata dall'intervento terapeutico sui maltrattanti. Vi sono protocolli di cura sperimentati da avanguardie volenterose, che lavorano nelle carceri italiane: si tratta di persone di altissima professionalità che hanno scelto di occuparsi della riabilitazione oltre le demagogie della castrazione chimica, poiché sappiamo che il problema sta nella testa dei maltrattanti". Secondo la Presidente della Commissione Sanità del Senato, si tratta si' di "un punto di vista difficile da assumere per una donna, ma credo sia indispensabile per capire e intervenire".