La riforma necessaria
La legge elettorale del 2005 per le elezioni politiche nazionali viene generalmente riprovata dall’opinione pubblica e dalle forze politiche per una seria di inconvenienti legati alle sue modalità organizzative e al suo funzionamento.
Volendo andare per ordine, fra gli elementi più discutibili vi è in primo luogo la rottura del rapporto diretto fra eletto ed elettore che precedentemente era stata garantita dal voto di preferenza ovvero dal collegio uninominale: adesso invece l’elettore si ritrova sulla scheda lunghe liste di nominativi scelti dalle segreterie dei partiti, i quali ottengono il seggio a seconda delle fortune dei loro partiti e del loro posizionamento in lista. Nelle elezioni per la Camera (a volte)