Sulla sentenza Cucchi
Ieri Gianni Tonelli segretario del SAP, Sindacato autonomo di polizia, ha dichiarato sulla sentenza Cucchi, (cito solo una parte della dichiarazione): "In questo paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità".
"Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, - continua Tonelli - se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie". Io Emanuele Fiano, rispetto le sentenze, come si fa in uno stato di diritto, ma non ci sto a far calpestare la memoria di un ragazzo la cui morte può non aver trovato colpevoli per insufficienza di prove, ma non può essere offesa dal cinismo di una parte. Per fortuna, al contrario di Tonelli evidentemente, migliaia di servitori dello stato, poliziotti, carabinieri, agenti penitenziari, ma anche medici e infermieri, e amministratori, sanno benissimo che essere tossicodipendenti o alcolizzati non è una colpa di cui pagare le conseguenze, o peggio ancora, i reati connessi non devono avere come conseguenza la punizione, come ci ha insegnato qualche anno fa Cesare Beccaria, ma il recupero. E sanno anche che non è compito loro intromettersi nelle scelte personali delle persone.