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Tutti possono convivere in un partito del 40%

Scritto da Dario Franceschini.

Dario FranceschiniIntervista a Dario Franceschini di Francesco Bei - La Repubblica
Secondo segretario del Pd dopo Veltroni, Dario Franceschini ha smesso di parlare di politica da quando, otto mesi fa, ha accettato da Renzi l`incarico di ministro dei Beni Culturali. Rompe oggi il silenzio di fronte al rischio di una scissione della sinistra del partito proprio sul terreno più identitario, quello del lavoro.
Lei ha partecipato alla Leopolda, a San Giovanni c`era un altro pezzo del Pd. Due sinistre che ormai si guardano in cagnesco. È ancora possibile tenerle insieme?
«Il rischio di questa rappresentazione c`è, ma dobbiamo tutti capire che stiamo vivendo ormai un tempo diverso. Una stagione che ci impone due sfide nuove e parallele. Capire cosa comporta essere un grande partito del 40% e cosa vuole dire "leadership" oggi».
È l`inveramento della vocazione maggioritaria. Ma a molti non piace che questo avvenga a scapito dell`identità di sinistra...

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Sulla manifestazione della Cgil

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiLa grande manifestazione della CGIL può essere un momento importante di svolta per il rapporto fra sindacato e politica. Certo, un milione di persone in piazza, anche se in base ad una piattaforma e a parole d'ordine errate e lacunose, sono un fatto politico in sé. Ma il dato importante è che, finalmente, si prenda atto da una parte e dall'altra che il rapporto fra soggettività sindacale e soggettività politico - istituzionale è un rapporto fra distinti, cosa che si è affermata in tutta Europa a partire dalla Gran Bretagna dove addirittura era stato il sindacato a fondare il partito laburista.
La CGIL , che non è "il" sindacato ma "un" sindacato (cosa che quando verrà ben interiorizzata da alcuni amici e compagni dentro al PD non sarà mai abbastanza presto), con la manifestazione di ieri ha voluto affermare la sua autonomia e il suo dissenso rispetto al Partito Democratico e a chi legittimamente lo guida. Tale autonomia dovrà ora essere conseguente, per evitare di vedere spettacoli come quello cui assistemmo all'ultimo Congresso della Federazione milanese del PD , quando la larga parte del vertice dirigenziale della Camera del lavoro di Milano si schierò con una corrente e con la sua candidata alla Segreteria (oltretutto perdendo nettamente).

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E' nato il PD a vocazione maggioritaria

Scritto da Dario Franceschini.

Dario FranceschiniIntervento di Dario Franceschini alla Leopolda5 (video).

Da quando faccio il Ministro della Cultura ho smesso di parlare delle cose quotidiane della politica, però vorrei fare una breve riflessione sulla giornata di sabato 25 ottobre. Leggendo i giornali, la giornata di sabato è stata rappresentata come quella in cui il PD si è spaccato in due pezzi, mentre io, invece, mi facevo una domanda rovesciata: ma non è che il filo sottile che tiene insieme la giornata ieri è che ieri è nato il PD?
Siamo finalmente diventati quello che dovevamo essere, quello che abbiamo faticosamente cercato di essere fin dall’inizio: un partito a vocazione maggioritaria, un partito che punta a diventare maggioranza nel Paese, un partito che ha più del 40% dei voti, lasciando definitivamente alle spalle la stagione dei partiti identitari, in cui dentro sono tutti d’accordo attorno ad una storia e attorno ad alcuni principi ma inesorabilmente condannati a coprire uno spazio marginale.