Tutti possono convivere in un partito del 40%
Intervista a Dario Franceschini di Francesco Bei - La Repubblica
Secondo segretario del Pd dopo Veltroni, Dario Franceschini ha smesso di parlare di politica da quando, otto mesi fa, ha accettato da Renzi l`incarico di ministro dei Beni Culturali. Rompe oggi il silenzio di fronte al rischio di una scissione della sinistra del partito proprio sul terreno più identitario, quello del lavoro.
Lei ha partecipato alla Leopolda, a San Giovanni c`era un altro pezzo del Pd. Due sinistre che ormai si guardano in cagnesco. È ancora possibile tenerle insieme?
«Il rischio di questa rappresentazione c`è, ma dobbiamo tutti capire che stiamo vivendo ormai un tempo diverso. Una stagione che ci impone due sfide nuove e parallele. Capire cosa comporta essere un grande partito del 40% e cosa vuole dire "leadership" oggi».
È l`inveramento della vocazione maggioritaria. Ma a molti non piace che questo avvenga a scapito dell`identità di sinistra...