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Ritratto di Piersanti Mattarella

Scritto da Rosa Aimoni.

Rosa AimoniArticolo pubblicato da ReportOnline.

Il 6 gennaio 1980 Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana, venne ammazzato mentre, a bordo della sua vettura, si stava dirigendo a messa con la famiglia.
Piersanti era in macchina con sua moglie, i due figli e la suocera; all'improvviso un killer si avvicinò alla sua vettura e lo uccise con otto pallottole. Siamo a Palermo, in Viale della Libertà, luogo dove poi è stata affissa una targa di commemorazione della vittima.
Dopo diverse indagini, che avevano inizialmente identificato come responsabili alcuni appartenenti all'estrema destra collusi con la mafia, sono stati rintracciati gli autori del delitto, anche se il sicario, cioè colui che ha commesso materialmente l'omicidio, non è stato mai identificato.
Piersanti Mattarella fu assassinato perché, durante la conferenza regionale dell'agricoltura, svoltasi nel febbraio del 1979, diede ragione a Pio La Torre, politico e sindacalista ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982, che in quella sede aveva denunciato la corruzione e il malcostume che si annidavano all'interno dell'Assessorato dell'Agricoltura.

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Preoccupanti aggressioni

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoE’ veramente preoccupante dover esprimere di nuovo la nostra vicinanza alle vittime dell’aggressione odierna a Nizza contro militari di guardia ad una istituzione ebraica.
Purtroppo l’episodio di oggi dimostra che sicuramente in Francia, ma non solo, il rischio di un’escalation di violenza del terrorismo islamico è palpabile. Servono nervi saldi ed una Europa unita nel contrastare ogni forma di violenza, di razzismo e di antisemitismo.
Gli italiani in queste ore si sono sentiti accompagnati nella battaglia per la democrazia e la libertà di tutti i popoli dalle parole ferme e profonde del presidente Mattarella.

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Tutta la legalità possibile

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliIntervento all'incontro "Tutta la legalità possibile"

Nel corso di questa iniziativa abbiamo sentito interventi di persone che sono impegnate, fanno esperienze concrete e ottengono dei risultati nella lotta per la legalità e contro la mafia.
In un Paese in cui troppo spesso continuiamo a dire che va tutto male, si conferma una situazione in cui – come dice anche Rosy Bindi – è vero che la mafia è molto forte ma qui si sono anche sapute dare risposte forti e anche l’antimafia ha saputo essere molto forte.
Abbiamo saputo dare risposte vere anche grazie al lavoro delle Commissioni Antimafia in questi 50 anni e le abbiamo sapute dare perché abbiamo costruito gli ambiti in cui studiare, capire, indagare e, sulla base di questo, elaborare proposte legislative.

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Maggioranza in Regione esplosa sulla Sanità

Scritto da Carlo Borghetti e Sara Valmaggi.

Carlo Borghetti e Sara ValmaggiDove vogliono andare? Sulla riforma più importante della legislatura Forza Italia e NCD - che hanno presentato un progetto di legge di riforma della sanità che si aggiunge e, nei fatti, si contrappone a quello approvato (senza il voto di NCD) dalla giunta regionale il 16 gennaio - stanno conducendo una guerra di logoramento allo stesso Maroni. La proposta di legge di Mantovani e colleghi è in contrasto con quella approvata dalla Giunta su punti qualificanti, a partire dal rapporto tra pubblico e privato, dall’invadenza della politica nelle nomine in sanità e dal silenzio sull’assessorato unico del welfare. Sono passi indietro significativi su cui Maroni dovrebbe dire come la pensa. Al momento è una vera Babele.