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Glasgow: scelte insufficienti per tenere insieme tutti i Paesi

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia ToiaIntervento di Patrizia Toia.

La Cop26 di Glasgow sarà ricordata, purtroppo, come il vertice dei risultati al di sotto delle aspettative, delle mediazioni dolorose ma necessarie perché unico modo per tenere insieme tutti i paesi, vincolandoli al quadro multilaterale.
Senz'altro l'impegno a limitare l'innalzamento delle temperature a non oltre 1,5°C è positivo, ma sono stati annacquati i modi e i tempi per raggiungere questo traguardo: nessun bando ma solo una limitazione del carbone, purtroppo nessuna eliminazione chiara dei finanziamenti alle tecnologie basate sui fossili e poi sono stati assottigliati i finanziamenti ai paesi più poveri. Il realismo in genere limita le ambizioni, ma oggi il realismo dovrebbe spingere al coraggio e a traguardi molto sfidanti.
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Senza maggiore sostegno a minori, fragili, anziani e persone con disabilità non è una riforma

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti“Non è una riforma, quella di Fontana e Moratti, perché non aggiusta l’impianto Ats-Asst voluto da Maroni nel 2015, che non ha funzionato. E non ci voleva la pandemia per dimostrarlo: la Lombardia è l’unica regione in Italia che ha cancellato le Asl, affossando la sanità territoriale”, lo ha detto Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula, intervenendo stamani, in Aula, durante la discussione della riforma sanitaria firmata Moratti-Fontana.
Borghetti ha toccato in particolare “un tema incredibilmente lasciato indietro dalla Regione negli ultimi 20 anni e cioè il sociosanitario, vale a dire i servizi per minori, per persone disabili, fragili e anziane”.
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La Sanità in Valbormida

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli ad un incontro in Valbormida (video).

Le questioni della Sanità sono molto serie, così come lo sono i rapporti con il territorio e bisogna conoscerli per poter intervenire.
È evidente che, dopo la pandemia, abbiamo bisogno di ripensare la sanità non solo in Valbormida o in Liguria. Abbiamo bisogno di ripensare il rapporto tra i territori e le strutture ospedaliere: c’è la necessità di avere più presidi territoriali in tutte le direzioni.
Il PNRR stanzia molti soldi al fine di diffondere su tutti i territori le cosiddette “case della salute” vicine ai cittadini, cioè presidi che non siano ospedalieri ma dove comunque è possibile avere assistenza e velocità di risposta, che è mancata in tutti i luoghi in cui la pandemia ha avuto all’inizio un effetto devastante, proprio perché i servizi territoriali erano stati di fatto cancellati.
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In Ats Pavia solo 7 case di comunità

Scritto da Giuseppe Villani.

Giuseppe Villani“La medicina territoriale è il problema principale della sanità lombarda e non è vero che questa riforma riempirà il buco creato da Formigoni e poi da Maroni. Fontana e Moratti non stanno colmando il divario accumulato in tanti anni di gestione del centrodestra. Bastano i numeri a dirlo: in Lombardia servirebbero 500 Case di comunità, come dice il Ministero della Salute, ma la Regione ne prevede solo 115 nella prima fase e 216 a regime. Nell’Ats di Pavia per ora sono in programma solo 7 Case di comunità quando dovrebbero essere 27”, parte dai numeri la seconda giornata di discussione sulla riforma della sanità lombarda, in consiglio regionale, come spiega Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd.