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Centrosinistra e centrodestra insieme sulle riforme

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoLe riforme le stiamo facendo con una maggioranza in Parlamento che e' eterogenea. Centrodestra e centrosinistra sono stati acerrimi nemici negli ultimi vent'anni, adesso stiamo lavorando insieme. La storia viene cambiata da quelli che osano. Se non ci fosse questa spinta, che alcuni considerano della follia, non ce la faremo. Alcuni di questi temi aspettano da vent'anni, la pressione ci viene anche da questo. Io non avrei mosso quelle critiche, avrei agito come Renzi quando ha perso le primarie con Bersani con spirito collaborativo. Bene le critiche costruttive, ma se le critiche servono a frenare la macchina del segretario e del premier non so che senso hanno.

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La democrazia autorevole

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiIl modo di scrivere di Walter Veltroni può piacere o meno, ma ciò non toglie che nella sua lettera di oggi a Repubblica abbia centrato due questioni fondamentali.
La prima è la necessità per le democrazie di una maggiore fluidità e rapidità del processo decisionale in una situazione complessa, pena la mancanza di autorevolezza e, alla lunga, di autorità in un contesto che richiede la presenza di un'autorità riconoscibile e sicura come precondizione necessaria ad ogni scelta da prendere ed attuare. Ciò dimostra che il percorso avviato delle riforme istituzionali non è campato per aria ma corrisponde ad una necessità oggettiva del nostro Paese.
La seconda è quella di evitare che la questione dell'identità, nel terribile contesto internazionale odierno, così carico di rischi, possa diventare un elemento di scontro e di ulteriori tensioni. Che cosa richiedere a chi viene a vivere fra noi come garanzia di una convivenza ordinata e feconda?

 

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Un Maidan anche a Mosca

Scritto da Matteo Cazzulani.

Matteo CazzulaniCome riportato dall’autorevole centro studi Strategia XXI, il Presidente russo ha deciso di giocare la carta della contrapposizione con l’Occidente per arginare la perdita interna di consensi e l’isolamento economico ed energetico internazionale della Russia. La mentalità sovietica, ancora forte in una larga parte della popolazione russa, e l’anti americanismo culturale di alcuni Paesi in Europa sono i più solidi alleati della propaganda di Putin.
Ha contestato l’Occidente e gli ha dichiarato apertamente guerra, ma le leggi del libero mercato, e i principi del mondo libero, possono metterlo all’angolo, sopratutto in Patria. Questo è il sottofondo della guerra appena iniziata tra la Russia e la NATO, che il Presidente russo, Vladimir Putin, ha iniziato con l’invasione diretta dell’Ucraina, e, prima ancora, con l’annessione armata della Crimea e con l’aggressione militare in Georgia.

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La Democrazia deve decidere

Scritto da Walter Veltroni.

Walter VeltroniLettera di Walter Veltroni a La Repubblica.

Caro Direttore, sono di nuovo in causa, in questa cupa estate del 2014, le grandi questioni che hanno deciso, nella storia, il destino dell'umanità.
Si tratta, in definitiva, della coesistenza di parole che possono facilmente separarsi, generando conflitti devastanti. Le parole sono: identità e dialogo, democrazia e decisione. Quando gli elementi di queste coppie si sono resi conflittuali il mondo ha generato il peggio di sé: le guerre, le dittature.
Chi può evitare che questa frattura, molto più semplice della ricomposizione, si produca? La politica, solo la politica. La tanto vituperata politica alla quale si preferirebbe oggi, da parte dei cultori del conflitto come fine, sostituire una indistinta e irregolata dimensione assembleare del decidere, tutto piegando alle pulsioni della emotività, secondo lo schema perfettamente descritto da Zagrebelsky nel suo magistrale "Il crucifige e la democrazia". Di politica, grande e coraggiosa, libera e progettuale, il mondo ha bisogno, nel suo momento più drammatico dal 1945.

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