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La Ue cambierà

Scritto da Pier Paolo Baretta.

Pier Paolo BarettaIntervista a Pierpaolo Baretta di Eugenio Fatigante - Avvenire.

Pierpaolo Baretta, sottosegretario al Tesoro, in questo agosto sembra che il mondo economico abbia rimesso nel mirino l'Italia. È così?
«Per una certa "lettura" giornalistica, sì. Ma più che l`Italia è tutto il quadro internazionale molto in evoluzione. Per questo è stata felice l`intuizione di Renzi di aver posto la questione europea al centro del dibattito».
La Ue, Bruxelles: ma ci sono davvero cambiamenti in vista?
«Vedrete che da ottobre, quando passeremo alla nuova Commissione, il quadro cambierà. La vera novità è che le condizioni non positive dell`economia europea creano condizioni meno stringenti per dibattere un aggiornamento delle regole che guardi a un profilo più espansivo delle politiche economiche. Il prok blema non è più solo l'Italia. La Francia è già uscita allo scoperto, ma potrebbe aprirsi una discussione anche nella stessa Germania. E poi c`è la deflazione a pesare».

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I fondi UE che l'Italia non spende

Scritto da Stefano Pasta.

Stefano PastaArticolo di Stefano Pasta pubblicato da Famiglia Cristiana.

Matteo Renzi, visitando i cantieri dell’Expo, ha detto: «Sì, i fondi Ue sono spesi male, ma ora il meccanismo cambierà». Che ci sia bisogno di un’inversione l’ha detto con toni fermi anche Bruxelles, in una lettera spedita al Governo. Chiedendo varie modifiche, ha rimandato a settembre l’Accordo di partenariato presentato ad aprile, il piano che ogni paese è chiamato a redigere per indicare le priorità nella spesa dei fondi. Una partita che vale 41 miliardi e mezzo da oggi al 2020. Secondo la Commissione, nel progetto italiano manca una strategia e si rischia di ripetere ancora una volta interventi inefficaci, simboleggiati dagli incentivi a pioggia a sagre e biscottifici, corsi di formazione di dubbia utilità e feste, come i 720mila euro a Elton John per cantare a quella di Piedigrotta. Ma da dove arrivano questi fondi? Da Bruxelles ovvio, ma prim’ancora dalle casse di tutti gli Stati europei. Anzi, l’Italia nel 2013 è stata il quarto finanziatore del bilancio comunitario, dopo Germania, Francia e Regno Unito.

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Ripensare la politica economica europea

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia Toia Non sono Berlino o Parigi che decidono, ma dobbiamo tutti decidere cosa vogliamo fare insieme di fronte a questa situazione. Se l'Europa non cresce nel suo complesso è un danno per tutti i paesi, non si tratta allora di riesumare vecchie "cordate" tra Paesi del Nord contro Paesi del Sud o di rispolverare atteggiamenti ostili verso la Germania. Non si tratta neppure di chiedere eccezioni o di pretendere deroghe, ma di costruire insieme nuove regole e, nel frattempo, di usare nuove e più intelligenti applicazioni, come la flessibilità, di quelle esistenti. Ripensare la politica economica europea non significa mettere a rischio la stabilità finanziaria dell'Europa, significa prendere atto di ciò che non ha funzionato e introdurre i cambiamenti necessari, a partire dal Piano per la crescita e l'occupazione di 300 miliardi che Juncker ha promesso.

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La situazione in Iraq e le ripercussioni internazionali

Scritto da Emanuele Fiano, Marina Sereni, Patrizia Toia.

Emanuele FianoIraq, Fiano: "Grande attenzione per l'allarme dei funzionari di Polizia"
"Non possono passare sotto silenzio le parole del ministro Mogherini e l’allarme lanciato oggi dall'Associazione Nazionale funzionari di polizia circa l’aumento del rischio sicurezza per l’Italia dovuto al diffondersi dell’ideologia jihadista e agli effetti della guerra in corso nel teatro iracheno. Accogliamo con attenzione e rispetto le parole che i funzionari di polizia utilizzano oggi per collegare questa situazione alla necessità di politiche attive e positive per il comparto sicurezza che permettano di migliorarne l’efficienza e la capacità. Lavoreremo in Parlamento e in accordo con il Governo per investire, ove possibile, nell'aumento degli organici e nel miglioramento della condizione materiale di lavoro di tutti gli appartenenti al comparto sicurezza e soccorso pubblico".

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