
"Con stili diversi, Grillo e Zingaretti hanno detto la stessa cosa: chiusa la legge di Bilancio e risolti i due problemi più urgenti che sono Ilva e Alitalia, bisogna ridefinire il progetto di riforme per il futuro della legislatura". Così - in
un'intervista al Fatto Quotidiano - il ministro e capo delegazione Pd al governo
Dario Franceschini che dà appuntamento a "dopo l'Epifania". "Ma - dice - lasciamo perdere i contratti, che per natura sono accordi tra controparti, garantiti da un notaio. Qui siamo alleati, non avversari: non abbiamo bisogno delle firme, ma di un'intesa politica". "Il mondo è ancora più bipolare di un tempo" e "quando governi e devi fare delle scelte: o stai di qua o stai di là", argomenta, "io non dico: 'Venite nel centrosinistra', sia chiaro", "anzi, arrivo a dire: puoi anche decidere che la tua collocazione non sia permanente".
Parla poi del fenomeno»

In Ue "abbiamo due grandi sfide: trasformare lo slogan del green deal e del cambiamento climatico in una vera transizione politica a livello europeo con politiche industriali, investimenti. E' di gran lunga lo strumento che abbiamo per esercitare leadership a livello globale e far crescere le nostre economie. Il secondo è arrivare a un ordinamento delle politiche fiscali e di bilancio che ancora oggi non c'è. C'è uno straordinario lavoro da fare perché le politiche si consolidino".
Lo ha detto l'ex premier e commissario europeo agli affari economici
Paolo Gentiloni intervenendo alla Festa del Foglio a Firenze.